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Il trono di sangue – Akira Kurosawa

Creato il 24 gennaio 2012 da Maxscorda @MaxScorda

24 gennaio 2012 Lascia un commento

Il trono di sangue
Completo la mia personalissima trilogia sul Macbeth per un classico del cinema, un classico di Kurosawa e un classico… dei classici.
Che Kurosawa abbia avuto un occhio di riguardo per la letteratura occidentale non e’ un mistero e neppure inusuale se vogliamo ma la trasposizione nel medioevo giapponese e’ efficacissima, vuoi per un parallelo temporale seppur di massima s’intende ma ancor piu’ per ritrovare quello spirito di onore e nobilta’ che accomuna molte delle vicende riadattate dagli originali shakespeariani.
La storia narrata in "Trono di sangue" salvo alcune differenze, e’ la medesima del "Macbeth", con Mifune nei panni di Taketoki Washizu, il Macbeth della storia, che nell’esaltazione di una profezia che lo vuole re, uccide il suo sovrano per prenderne il posto ma la sete di potere lo mettera’ in guerra contro il popolo, il resto dei nobili ed ex amici e verra’ sconfitto laddove non sapra’ leggere tra le righe di una nuova profezia beffarda eppur sincera.
La moglie, come la sua controparte Lady Macbeth, avra’ una parte fondamentale nello spingere il marito a perorare gli ambiziosi e criminali intenti anzi ne diverra’ prima ispiratrice poi complice.
Nella sua visione Kurosawa esemplifica e semplifica il gia’ compatto testo di Shakespeare e comunque ne ricava una versione di piu’ facile lettura non fosse che molte implicazioni etiche restano vincolate ai fatti narrati che invero, di grandi spiegazioni, non ne hanno bisogno.
Meno pindarico del solito, forte attaccamento all’immagine eccessivamente piatta in un bianco e nero non contrastato e falsamente illuminato, effetto illustrazione da raggiungere per amplificare la novellizzare, quasi fosse un palco teatrale rappresentativo di archetipi, non uomini.
Certo e’ che la sequenza finale e’ da cineteca e per Mifune vale un’intera carriera.
Straordinaria e come tutto il film, imprescindibile.

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