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Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

Creato il 12 settembre 2012 da Martinaframmartino

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: NedQuando George R.R. Martin ha iniziato Le cronache del ghiaccio e del fuoco aveva in mente una scansione dei tempi molto diversa da quella attuale. Alcuni dei suoi protagonisti sono molto giovani, così lui aveva pensato di far trascorrere un mese fra un capitolo e l’altro in modo da consentirgli di crescere. Bel proposito, peccato che sia stato inattuabile. Come far trascorrere un mese, per esempio, fra lo scorso capitolo dedicato a Sansa e questo dedicato a Eddard?

È il giorno dopo, e Ned si trova davanti al cadavere del novello cavaliere insieme a ser Barristan Selmy.

Ned sente sempre fortemente il peso delle responsabilità, e si carica della colpa della morte del ragazzo. Il torneo è ufficialmente in suo onore, ma soprattutto lui avrebbe voluto parlargli e non potrà più farlo. E Sandor Clegane ci ha detto che quel simpaticone di suo fratello non ha ucciso per sbaglio.

Robert lo abbiamo visto poco, sappiamo che per Ned era come un fratello e poco più. Qui scopriamo che è ingrassato così tanto da non riuscire più a entrare nella sua armatura. Così, dopo aver riconosciuto che Ned ha sempre ragione, manda gli scudieri da Aron Santagar, con una battuta non molto sensata in italiano. Ride, e ser Barristan e Ned ridono con lui, perché non esiste nessuna giunta alla placca frontale. Perciò se Aron manderà i due ragazzi da qualcun altro non sarà perché ha avuto “buon senso” (pag. 340) ma arguzia. Il termine usato da Martin è “wit”, il cui primo significato è proprio quello di buon senso, ma dove sta il divertimento se si fa la cosa più giusta da fare. In questo caso Sergio Altieri avrebbe dovuto avere il buon senso di scegliere uno degli altri significati del termine wit perché il divertimento nasce dalla possibilità di far correre i due tutto il giorno alla ricerca di qualcosa di inesistente, e questo è qualcosa che si fa non con il buon senso ma con un pizzico di malizia. O di arguzia. Certo è preoccupante vedere il re circondato dai Lannister, e visto che in inglese Robert non è irriverente come in italiano la preoccupazione si sente di più. Parlando dei fratelli di Tywin Lannister non dice infatti che forse i due sono figli di “quello che ancora sgambetta” (pag. 340) ma di quello ancora vivo, “the live one”. Ma ve lo vedete Kevan Lannister a sgambettare? E chi avrebbe il coraggio di parlare così di uno dei fratelli di Tywin? Lo so, Robert è il re, ma ha sposato la figlia di Tywin, ha ai suoi ordini il figlio, è indebitato con lui di una somma enorme e visti i precedenti di 15 anni prima c’è poco da fidarsi di quella famiglia.

Comunque, visto che ricordavo molto bene uno dei due scudieri ma non l’altro sono andata a fare un controllo, e ho scoperto che quando uno meno se l’aspetta ecco che arriva l’altierata. Lancel, il quindicenne, è figlio di Ser Kevan, il fratello vivo e forse anche sgambettante. L’undicenne è Tyrek, figlio di Ser Tygett, morto di malattia in un imprecisato passato. Ma a leggere le parole di Robert sembrerebbe che Tywin ha perso più di un fratello, mentre qui si trova solo una sorella. Certo, c’è Gerion, allineato come Kevan, Genna e Tygett ma definito “un altro loro figlio, scomparso in mare” (pag. 428) e visto che la voce sotto cui sono elencati i nomi è quella di fratelli e sorelle di lord Tywin una scritta di questo tipo fa pensare che Gerion sia il secondo figlio di Tygett dopo Tyrek. Martin, più preciso, forse conosce un po’ meglio l’albero genealogico delle nobili case di Westeros, ha scritto “his youngest brother”, e viene da chiedersi come abbia fatto un fratello inglese a diventare un figlio italiano.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned
Tornando al romanzo Ned ci ricorda che sotto la bellezza di Lyanna c’era acciaio. Teniamo ben presente la fanciulla dal carattere forte, perché era tipo che se decideva di fare qualcosa la faceva. Quanto si conoscevano lei e Robert in realtà? Lui tanti anni dopo la sua morte è ancora innamorato di lei, o forse del suo ricordo, ma Eddard ci ricorda che come fratello la conosceva meglio.

Sempre in vena di ricordi il re dice che la corona avrebbero dovuto prenderla Jon Arryn o Ned stesso, ma Eddard ribatte che il suo diritto al trono era più valido.

Non abbiamo mai visto le fasi della guerra, non sappiamo chi per per primo ha preso la decisione di ribellarsi visto che Lyanna era promessa sposa dell’uno e sorella dell’altro, e che la situazione è stata solo aggravata dagli omicidi commessi da Aerys il Folle subito dopo la scomparsa della ragazza. Sappiamo che Robert ha ucciso Rhaegar al Tridente e che Ned ha preso Approdo del Re, anche grazie al tradimento dei Lannister. Però se andiamo a rivedere gli alberi genealogici scopriamo che Casa Baratheon potrebbe essere stata fondata 300 anni prima da Orys Baratheon, fratello bastardo di Aegon il Conquistatore. In più una fanciulla di casa Targaryen ha sposato un Baratheon in tempi più recenti, anche se non ricordo dove l’ho letto. Potrebbe essere una nonna o una bisnonna di Robert che rimane comunque un usurpatore, ma nelle cui vene scorre un po’ di sangue della precedente dinastia regnante.

Parliamo di Lyanna, eterno fantasma del passato che continua ad aleggiare sul presente, della scelta di Cersei su suggerimento di Jon Arryn e poi diamo uno sguardo ai fatti recenti del Tridente. Forse Robert non è poi tanto cieco visto che si è reso conto che il bugiardo è Joffrey, ma quando era il momento di prendere decisioni e dimostrare di meritare la corona che porta in testa è stato bravissimo a non sentire.

Fuori dalla tenda prosegue il torneo, con Sansa che si ritrova a tifare per il Mastino. Nonostante la minaccia con cui si è chiuso il capitolo precedente, in una certa misura lui ha conquistato il suo cuore. Quello che è più interessante però è osservare le scommesse, con Renly che punta sul Mastino e Ditocorto su Jaime. A giostra conclusa Renly afferma che “è un vero peccato che il Folletto non sia qui con noi” perché in tal caso lui avrebbe “vinto il doppio” (pag. 345).

Alt.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned
Renly ha vinto scommettendo contro Jaime. Chi ha scommesso su Jaime ha perso. Se Renly pensa che avrebbe vinto anche scommettendo con Tyrion, significa che sa che Tyrion avrebbe scommesso sul perdente, cioè su Jaime. Come fa a saperlo? La risposta poco più in giù, nella sezione con spoiler da questo stesso volume.

Subito dopo, in un susseguirsi di immagini tanto rapido da impedirci di dargli la giusta importanza, scopriamo qualcosa di più sulla Montagna che cavalca e sui suoi trascorsi. Gregor che spacca la testa di Aegon è una brutta immagine, non dimentichiamo fra l’altro che proprio il padre di Aegon, Rhaegar, lo aveva nominato cavaliere (ma giustiziarlo invece no?) ma è seguita da altre simpatiche immagini familiari, al punto che siamo colpiti dal quadro d’insieme e non pensiamo ai dettagli.

Per vincere il suo confronto il Cavaliere di fiori bara. È l’emblema delal cavalleria, nobile, bello, coraggioso, abilissimo combattente, ma quando si tratta di curare i suoi interessi non si preoccupa di affidarsi a trucchi meschini. Ricordiamolo, i cavalieri senza paura forse esistono anche nel mondo di Martin, quelli senza macchia no.

Dopo il caos, e la voce da battaglia di Robert, proseguono le gare, e anche se Anguy rifiuta l’ingaggio di Ned il suo è un nome da ricordare. Così come quello di Thoros di Myr, capace di vincere la mischia con una spada fiammeggiante.

La sera la famiglia si ritrova, con Arya piena di lividi e Ned che si chiede se la scelta di Syrio sia stata un errore. Tranquillo, è forse la scelta più giusta che tu abbia mai fatto.

Visto dove ci troviamo e il protagonista del capitolo la giornata non si può concludere senza una certa dose d’intrighi. Ned riguarda la daga e pensa che “la daga, la caduta di Bran e tutto il resto facevano parte di un unico disegno collegato direttamente alla morte di Jon Arryn”, ma l’intera faccenda per lui rimane un mistero. Ora, noi sappiamo che si sbaglia perché la caduta di Bran è un fatto accidentale, dovuto al fatto che ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e che non ha legami diretti con la morte di Jon Arryn, ma Ned mi sembra un po’ troppo dubbioso. Catelyn ha capito subito che c’erano dietro Jaime e forse Cersei, e lo ha fatto capire anche a Robb sppingendolo a riflettere, perché lui non ci arriva? Va bene, ha bisogno di prove, ma il suo dubbio dovrebbe riguardare proprio il reperimento delle prove e non il legame che unisce gli episodi. Anche se non pensa all’incesto, Bran avrebbe potuto semplicemente sentire una conversazione non destinata alle sue orecchie e nella quale gli argomenti erano il tradimento.

Conversazione fra Varys e Ned, con il primo che non si fidava del secondo. Fra l’altro il ragno non dice che ora si fida di lui, ma solo che lo comprende. Comunque le sue parole sono illuminanti per capire meglio la lite della sera prima e per vedere ancora più intrighi di quel che sospettavamo. Avviso per chi paragona la serie a Beautiful per via dei numerosi intrighi: tranquilli, per ora stiamo solo costruendo, ma in futuro i nodi verranno al pettine e la situazione subirà una forte evoluzione.

È tardissimo e io non ho più tempo, noto solo che Varys non definisce la Guardia reale una “muraglia di carta” (pag. 354) ma uno scudo di carta, “a paper shield”. Sottolineo l’uso del veleno, a cui finalmente diamo un nome, e chiudo (spoiler a parte) con un’altierata: dopo che Ned chiede cosa stava facendo Jon perché qualcuno volesse ucciderlo proprio in quel momento Varys risponde “ “Asking questionns,” Varys said, slipping outo the door.” Solo che in italiano c’è una frase in più: “«Domande.» Varys iniziò a scivolare fuori dalla stanza. «Forse lord Arryn ne ha fatta una di troppo.»” (pag. 356).

 

Sotto la foto spoiler da Il trono di spade.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

Riprendo una frase precedente, solo che stavolta porto avanti il discorso.

Renly ha vinto scommettendo contro Jaime. Chi ha scommesso su Jaime ha perso. Se Renly pensa che avrebbe vinto anche scommettendo con Tyrion, significa che sa che Tyrion avrebbe scommesso sul perdente, cioè su Jaime. Come fa a saperlo?

Evidentemente perché, come si premura di dirci lui stesso a pagina 371, non scommette mai contro la sua famiglia. Tirando le somme, quando Ditocorto ha parlato con Catelyn (pag 200) e ha affermato che Tyrion ha scommesso contro Jaime, ha mentito. Perché? E perché Varys, presente alla conversazione, non ha detto nulla?

Piccolo dettaglio sui figli bastardi di Robert. Ne ha una alla valle di Arryn, di 17 o 18 anni. La stessa età di Mya Stone.

 

Sotto la foto spoiler da Il grande inverno

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

Ned è preoccupato perché il re è circondato da Lannister, ma non dovrebbe. In fondo tutti pensano solo al suo bene e alla sua felicità. Quale gioia più grande di una bella bevuta prima di una battuta di caccia? E anche se forse è un disastro con le armature Lancel è un coppiere perfetto.

Piccola consolazione per Robert, anche se non lo saprà mai. Si chiede come abbia fatto a generare un figlio come Joffrey e la risposta è semplice: non lo ha generato lui ma il caro cognatino nonché cavaliere giurato al suo servizio, Jaime Lannister. Non che lui sia immune da colpe: un padre che non si preoccupa dell’educazione dei figli poi non deve stupirsi se il comportamento del figlio somiglia a quello della madre. E se la madre si chiama Cersei…

Robert afferma che Ned non potrebbe mai mentire (pag. 342), compiendo uno dei suoi numerosi errori di valutazione. Noi sappiamo, perché lo vediamo direttamente, che Ned mente al suo amico morente – anche se solo per omissione – per affetto, per risparmiargli un dolore quando conoscere la verità non potrebbe fargli alcun bene. E vediamo una seconda volta Ned mentire, e questa volta con piena consapevolezza e volontà, per salvare sua figlia. Ned sa mentire, solo che non ne fa un’abitudine. Mente per proteggere gli altri, i bambini, i deboli e le creature indifese. Mente per proteggere il figlio di Lyanna, perché il suo amico avrebbe visto solo il padre del bambino e non il bambino stesso o sua madre. E in tutta la saga non ricordo un solo personaggio visto per un po’ più di una manciata di righe che non abbia mentito, imbrogliato o nascosto informazioni importanti almeno una volta.

Fra le cose che invece sono sottovalutate da Ned c’è Gendry. Lui non ritiene importante il figlio bastardo del re, ma lo è: Se tutti i bastardi di Robert assomigliano a lui e i figli legittimi no qualcuno potrebbe farsi venire qualche dubbio. Cersei non ammazza i bambini per pura cattiveria o per gelosia, di Robert non potrebbe importargliene di meno, li ammazza per proteggere i suoi figli. Quindi quando pensa che a lei la cosa non dovrebbe importare (pag. 351) commette un altro grave errore.

E se la Guardia reale era uno scudo di carta Ned ha provato a usare un altro scudo di carta, il testamento di Robert, fatto a pezzi da Cersei. Aveva ragione Varys: con una semplice chiamata a Payne avrebbero tutti risparmiato un po’ di tempo.

 

Sotto la foto spoiler da Il regno dei lupi.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

Prima citazione di Margaery Tyrell, che in seguito diventerà la moglie di Renly, colui che ha parlato di lei a Robert. Solo che Renly è gay, quindi non è certo innamorato della dolce fanciulla. Dimentichiamoci Natalie Dormer e la sua interpretazione nella seconda stagione del Trono di spade. Non che la Margaery dei romanzi non sia intrigante come gran parte dei personaggi, ma Martin non si è soffermato su nessun triangolo, se non altro perché non avendo nessun punto di vista presente sulla scena non avrebbe potuto descriverla. Allora qual è il punto?

Renly e Loras sono amanti. La serie televisiva lo ha solo reso più esplicito, ma c’è già tutto nei romanzi. Se Robert sposa Margaery Loras ha un’ottima scusa per restare a corte vicino alla sorella e soprattutto vicino al suo amante, e Renly fa felice il suo uomo nobilitandone la casata.

Altro aspetto non trascurabile è che per sposare Margaery Robert dovrebbe allontanare Cersei, che nessuno sopporta, con la conseguenza che i Lannister subirebbero un duro colpo. Renly è sì innamorato, ma sta facendo le sue mosse a livello politico. Che poi Cersei sia stata la più rapida e spietata a colpire è un altro discorso, ma già qui si stanno affilando le lame.

Segnalo l’ironia di Robert che ammira Loras e afferma che tutti sarebbero orgogliosi di essere padri di un cavaliere del genere, e mi viene da chiedermi se la penserebbe così se conoscesse i suoi gusti.

 

Sotto la foto spoiler da I guerrieri del ghiaccio.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

La Montagna che cavalca ha spaccato la testa di Aegon pestandola contro il muro. Quanto è rimasto per il riconoscimento dopo questo trattamento? E dubito che Gregor, nella sua sete di sangue, si sia preso più di un millesimo di secondo per guardare il bambino prima di massacrarlo. L’unica cosa che avrà guardato sarà stata da quale punto afferrarlo. Quindi sì, Aegon potrebbe benissimo essere Aegon.

 

Sotto la foto spoiler da La danza dei draghi

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 30: Ned

I misteri del passato sono molti e fittamente intrecciati, ormai lo sappiamo. Quante cose sono accadute in quel famoso torneo di Harrenhall? Aerys il folle ha nominato membro della Guardia reale Jaime Lannister, Tywin se n’è andato sdegnato abbandonando la carica di Primo cavaliere del Re, Howland Reed ha fatto amicizia con Ned, Lyanna e Brandon Stark, Lyanna e Rhaegar si sono innamorati, Ned ha danzato con Ashara Dayne, della quale era innamorato anche ser Barristan e Brandon… Quanto sappiamo di Brandon Stark, il defunto promesso sposo di Catelyn? Ned ha ballato con Ashara solo dopo l’intercessione del fratello maggiore, che più che a uno stinco di santo somigliava tanto a uno sciupafemmine dalla testa calda. E ser Barristan ce l’ha con Stark per quanto avvenuto in quei giorni lontani. Se ce l’avesse avuta con Ned non avremmo dovuto vederne qualche traccia in questo capitolo? Sì, lo vediamo con gli occhi di Ned e non con quelli del cavaliere, ma non chiacchiererebbero così stranquillamente se fra loro ci fosse stato un antico screzio. E quando convincono Robert a non partecipare4 alla mischia lavorano insieme alla perfezione. Perciò cos’è successo ad Harrenhall? Cosa ha combinato Brandon Stark, e per quale motivo Ashara Dayne si è suicidata al termine della guerra dell’Usurpatore?



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