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Tua figlia è infelice ma non lo ammetterà mai? Tua sorella sta con uno poco di buono? Tua cugina è sistematicamente tradita? Poco male ci pensa, beate loro, Alex Lippi, fascinoso trentenne parigino, di professione "truffacuori". Il francese Romain Duris, protagonista nell'amato film dalla generazione Erasmus "L'appartamento spagnolo", spezza le coppie che "non vanno", a cambio di necessario e lauto cachet, di cui godono anche i suoi collaboratori, ovvero la sorella e l'estroso marito di lei (la coppia che funziona). Insomma Lippi è l'eroe dello "strategismo sentimentale" di marriana memoria, studiato a tavolino con precisa e scientifica efficienza. Il "professionista" del cuore delle donne crede di averle tutte in tasca, fino a quando è il suo, di cuore, che inevitabilmente vacilla."Il truffacuori" è una spensierata e veramente divertente commedia, leggera, ma non insulsa, sentimentale, ma non zuccherosa. Anzi. Non tutto fila liscio perfettamente e gli standard di grandi commedie sono avvicinati ma non toccati, ma, onor del vero, si ride di gusto e si passano 105 minuti a sbeffeggiare il romanticismo e i suoi canoni, con personaggi non scontati e di sicuro charme. Ogni tanto si strizza l'occhio alla commedia in salsa british, ma il french touch c'è ed è piacevolmente evidente.
ps. Senza fare una disamina esaustiva, da settembre ad oggi, sono due le commedie che veramente mi hanno divertita: "Potiche" di François Ozon e, appunto, più di una risata con il Truffacuori. Divertente "Benvenuti al Sud" (remake italiano di un successo transalpino, guarda un po'), ma la Francia batte due a uno l'Italia, almeno su questo blog (non dimentico "Into paradiso" che mi è molto piaciuto. Ma pensavo alla risata "fragorosa"). Impensabile fino a qualche anno fa, quando si ripeteva che i francesi erano italiani tristi. Dobbiamo convincerci del contrario?