c'è un tappeto bianco nel mio tugurio.
c'è un tappeto bianco ed un tavolino nero.
sono le uniche cose non colorate che occupano quel piccolo mondo psichedelico. è importante che siano cromaticamente neutri, quel tavolino e quel tappeto, perchè devono ospitare pensieri. pensieri irrisolti e parole colorate. distesi su quel tappeto, con le candele accese e l'iching sul tavolino, il mio tempo più denso lo vivo a raccontarmi con chi quel tugurio lo sta trasformando in una casa. gli specchi che occupano tutte le pareti sono un modo per riflettere le riflessioni che mi rasserenano la mente, i libri una scusa per prendere in prestito occasioni di esistenza. e l'ho riempito di me quel microappartamento, laggiù nel nulla con l'abbazia più bella di sempre, e lui mi sta restituendo me, ospitando le mie persone importanti e facendole sentire a casa, dentro di me.
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