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Il tuo nome sia Pascal

Creato il 12 novembre 2010 da Sogniebisogni

Cosa pensava mai Ipazia?

Ho sempre odiato la scommessa pascaliana, fin da studente. Perché era scelta obbligata e anche perché era scegliere di non scegliere. È una cosa intollerabile da sentirsi dire, quando si è giovani, che “conviene” puntare sull’esistenza di Dio e che anche chi non punta è come se puntasse lo stesso. La scommessa ti sottrae il gusto dell’agnosticismo, la curiosità dell’incredulità, ti sottrae il contatto col metafisico.
Ovviamente me lo aspettavo che avresti scelto Pascal e che avresti scommesso solo se implicitamente ti invitavo io a scommettere. E io non volevo darti via d’uscita, eppure te l’ho data lo stesso. Perché ti volevo bene e non riesco ad essere cinico quando voglio bene.
E ora penso alla tomba di Pascal che ho visto una volta a Saint Étienne e non provo il minimo apprezzamento per quest’uomo pieno di quieta e vigliacca razionalità. Avrà vinto la sua scommessa, incassando il Regno dei Cieli? O almeno ha vissuto tranquillo finché non è morto. Non mi fa simpatia.
Tieniti la tua libertà di scegliere non scegliendo, di vincere senza vincere niente. Tieniti il silenzio della mia voce. Tieniti stretto il bottino della tua scommessa razionale. La posta di una sconfitta. Per me, un motivo di meno, se fosse necessario, per fidarmi della razionalità.


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