I dati sugli arrivi sono identici a quelli dello scorso anno. La Provincia di Agrigento corre ai ripari.
Viene fuori un’immagine preoccupante delle condizioni del turismo agrigentino dal “Report Turismo 2013″ a cura dell’Osservatorio Turistico Provinciale.
Lo sviluppo turistico del territorio provinciale è determinato fortemente dall’andamento generale del mercato turistico, dallo scenario economico nazionale e locale e dall’organizzazione locale dell’offerta, le cui scelte sono determinanti per il posizionamento nei mercati delle destinazioni turistiche. La Provincia di Agrigento, in tale contesto, gioca un ruolo di difesa che gli consente di mantenere un numero di turisti stabile in un mercato mondiale del turismo comunque in crescita per la nascita di nuovi mercati della domanda specialmente nei paesi emergenti quali Cina, India, Brasile ecc. La difesa delle posizioni raggiunte si basa tuttavia essenzialmente su prodotti maturi ed in fase di completamento del proprio ciclo di vita.
Numeri alla mano, la situazione in Provincia rimane sostanzialmente stagnante per quanto attiene la stagione turistica, con una flessione piccola e quindi poco significativa nel numero di arrivi e presenze nel periodo gennaio-maggio 2013 rispetto allo stesso lasso di tempo dell’anno precedente. Calcolando sia gli esercizi alberghieri che quelli di altro tipo (a cominciare dai B&B) nell’anno in corso abbiamo avuto, come si evince dai dati pubblicati nel sito internet della Provincia, l’arrivo di 112.512 turisti italiani che, pernottando in provincia, hanno fatto registrare 276.603 giornate di presenza (Periodo: Da Gennaio a Maggio 2013).
Nel 2012 gli arrivi erano stati 193.395 e le presenze 784.846. Per quanto riguarda invece i visitatori provenienti dall’estero, abbiamo avuto 179.568 arrivi con un totale di 516.061 presenze. Quì invece abbiamo un aumento, dato che nel 2012 gli arrivi furono 125.870 e le presenze 377.215. Segno che gli italiani hanno maggiormente risentito della crisi e sono usciti di meno, oppure hanno preferito scegliere altre mete turistiche rispetto alle località agrigentine. Gli stranieri invece probabilmente ritengono ancora convenienti le nostre destinazioni e continuano a premiare le nostre località ed in modo particolare la Valle dei templi del capoluogo. In totale dunque abbiamo avuto 264.103 arrivi con 935.093 presenze, a fronte del 2012 quando gli arrivi, nello stesso periodo da gennaio ad agosto, erano stati 114.363 con 284.277 presenze.
Ed è su questa stagnazione, secondo gli esperti del settore turistico, che bisogna intervenire perché in tal modo si rischia di non intercettare le potenzialità di un mercato che, a differenza degli altri settori economici, si mantiene in forte crescita a livello mondiale. Per questo la provincia ha potenziato il proprio Osservatorio turistico che raccoglie ed analizza questi dati allo scopo di ricavare proprio dall’andamento dei flussi turistici notizie utili ad orientare tutti gli operatori del settore oltre che sulla promozione turistica, che ha la sua importanza, anche sui servizi da rendere ai visitatori.
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