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Il "vaffa" di Santoro? Alla Rai meritano di peggio

Creato il 19 ottobre 2010 da Annanihil

Cos'è in fondo un vaffa? Un'abbreviazione dolce e simpatica di un sentimento di insopportazione che con quella parolina si sfoga e quasi si perdona già.
Se Santoro doveva pagare per un garbato vaffa detto con un mezzo sorrisino sulle labbra, tanto valeva esternare la versione integrale:
Ma vaffan**** brutto ****** a te e a tutta la razza tua!
Questo sì che è un insulto da sospensione!!
Ma un vaffa...Direttore, e quanto siamo permalosi!!
Accusarlo pure di aver fatto un uso personale della tv pubblica, è un'ipocrisia!
Quante volte sarà stato festeggiato in diretta un compleanno di un vip? Che mi importa di veder spegnere delle candeline?!
Invece, mi importa conoscere la proposta OSCENA della Rai: mettere ad Annozero, accanto a Travaglio, Vittorio Sgarbi. Ovvero colui che ripetendo 100.000 volte "capra" è capace di far passare le due ore del programma senza che venga detto nulla.
Un vaffa, a questa ennesima goccia, non l'avreste detto anche voi?

Alla fine Santoro ce l'ha fatta, niente sospensione.
Così come la Dandini, che dopo una serie di polemiche è andata in onda la prima puntata senza contratto e ora, con le carte in regola, resiste a stento, sempre minacciata e criticata neanche fosse una sgallettata raccomandata e cocainomane, quindi pessimo esempio per i giovani! A no, quelle piacciono! Vanno a SanRemo!
Devono fare la stessa cosa anche Fazio e Saviano? Iniziare senza contratto? Il problema non è tanto quello economico, quanto quello legale. La Rai prima approva il progetto, poi manda qualche spot, e adesso si tirano indietro. Perché?
Fazio: «Lo abbiamo già detto prima dell'estate: i programmi o si fanno bene o non si fanno, le vie di mezzo non esistono. Ci siamo messi a lavorare e abbiamo raccontato per filo e per segno all'azienda la trasmissione, nella quale Saviano avrebbe voluto parlare di mafia e politica, di emergenza rifiuti, di carceri, di ricostruzione all'Aquila, di delegittimazione e macchina del fango. Capisco che sono argomenti che fanno paura».
Fanno paura a una persona in particolare, uno che, come abbiamo potuto apprendere dalle intercettazioni, ha le mani in pasta ovunque, è molto attento a ciò che la tv trasmette, attraverso quello strumento ha plasmato il suo popolo e ottenuto tanti e tanti voti.
Mi riferisco a quella stessa persona che avrà detto più di un vaffa (in versione integrale!) alla Gabanelli.


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