Stamattina alla radio hanno commentato il lavoro di una donna, Bronnie Ware, che ha sintetizzato i cinque grandi rimpianti che più spesso ha ritrovato nelle persone che stavano per morire, e che assisteva per lavoro (ha scritto poi un libro).
Prima considerazione: non mi aspettavo una riflessione del genere dall’emittente RDS, che per quanto mi piaccia, di solito è un po’ più… light. Per cui ho pensato: se ci riflettono perfino a RDS forse posso farlo anche io!
Seconda considerazione: mentre li ascoltavo enunciare mi sono detta… “c’ha proprio ragione!” Il che è consolante, vuol dire che siamo tutti nella stessa barca.
Così ho pensato di riportarli qui per chi non ha avuto l’occasione casuale di collegarsi a quella radio, a quell’ora
- Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei principi e non quella che gli altri si aspettavano da me
- Vorrei non aver lavorato così tanto
- Vorrei avere avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti
- Vorrei essere rimasto in contatto con i miei amici
- Vorrei aver permesso a me stessa di essere più felice
Quella che mi ha stupito di più? La prima (ci stava tra le cinque, ma non al primo posto) e la terza (non ci avrei mai pensato, ma forse è carattere).
E, a onor del vero, lo stimolo del commentatore era: meglio prenderne coscienza ora, così abbiamo ancora tempo per porvi rimedio!
Di fatto, come sempre, si tratta di capire quali scelte abbiamo fatto e quali vogliamo fare. Dichiararci il prima possibile le nostre priorità, ovvero i criteri coi quali decidiamo l’una o l’altra cosa, soprattutto quando tocchiamo scelte esistenziali. E allenarci un po’ alla volta (anche in cose più semplici) ad avere il coraggio di decidere coerentemente e con responsabilità.
Magari questi cinque “vorrei” possono darci lo spunto giusto per riprendere a pensare…
Alla prossima!