Per i quotidiani la prima pagina identifica immediatamente la gerarchia data alle notizie dipendenti dalla diversa impostazione politica e dagli interessi della proprietà [o forse più in generale degli stakeholders].
Per la versione tradizionale cartacea la prima pagina è il biglietto da visita, il richiamo agli interessi del lettore, amplificato a fini commerciali dalle locandine apposte fuori dalle edicole che la sintetizzano con le notizie principali di maggior richiamo del giorno.
Sono concetti relativamente basici, o perlomeno noti, egregiamente riassunti nella biologia della pagina realizzata da Francesco Franchi.
Jacek Utko, che ha dedicato la sua vita professionale al tema, nel video [Via] sottostante, esalta il valore del design della prima pagina citando numerosi casi concreti ed evidenziando come l’impatto della lavoro fatto non sia solamente squisitamente grafico ma abbia un rapporto diretto con le vendite dei quotidiani.
Pare che queste dinamiche si applichino assolutamente anche alla versione digitale dei giornali, come argomenta dalle pagine di Niemam Lab il fondatore di Visual Revenue, azienda dedicata specificatamente a fornire i dati, le analisi sull’impatto delle diverse notizie nelle prime pagine dei quotidiani.
Secondo i dati di sintesi evidenziati infatti, il 78% degli articoli del giorno letti ha come fonte la prima pagina, mentre solo il 7% dai motori di ricerca.
Il valore della prima pagina resta sostanziale sia per la carta che per il digitale.