Magazine Ecologia e Ambiente
In un’analisi svolta con l’Università di Trieste si è stimato il valore dell’irrigazione in rappresentative realtà agricole nazionali a partire dall’effetto prodotto sul valore dei suoli agrari (metodo edonimetrico). La valutazione ha coinvolto tutte le regioni (una provincia rappresentativa per regione) per un totale di 166 regioni agrarie e 1368 comuni e i seguenti dati: • valore Agricolo Medio (VAM) (Fonte: Agenzia delle Entrate, 2013); • struttura delle attività agricole (VI Censimento Agricoltura, 2010); • tipo e fonte di irrigazione (VI Censimento Agricoltura, 2010); • caratterizzazione geografica e climatica (ISTAT; Banca Dati Agrometeorologica del CRA-CMA); • caratterizzazione economica generale (VI Censimento Agricoltura 2010, Censimento Industria, Commercio e Artigianato, 2011); • caratterizzazione demografica (Censimento Popolazione 2011). • il VAM (Valore Agricolo Medio) delle colture più importanti dal punto di vista economico (seminativo, frutteto, orto e prato) si aggira sui 40 mila €/ha. • differenza fra irriguo e non irriguo pari a 13,5 mila €/ha. In termini percentuali tale differenza è più elevata al Centro-Sud (60-80%).
• seminativi è pari a circa il 27% • frutteto (+35%) • orto (+82%) • prati (+48%).
• l’ irrigazione contribuisce al valore agricolo, e quindi al reddito, di tutte le principali colture a tutte le latitudini • l’irrigazione contribuisce alla stabilità del reddito nel tempo, diminuendo il rischio economico a livello di impresa agricola
• l’irrigazione è essenziale per la sopravvivenza di sistemi agricoli basati sulle colture specializzate in tutte le realtà italiane
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