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Il valzer degli addii [Faenza]

Creato il 16 marzo 2015 da Librimetro @Librimetro

5107_IlValzerdegliaddii_1253802443Il mio viaggio si conclude così: nella stazione di partenza. È mattina e aspetto un treno che solitamente non prendo, quello dell’ora successiva; l’aria di metà marzo è ancora fresca ma inizia a trasparire quel filo di calore che porta alle mille novità della primavera che sta lentamente ma efficacemente sconfiggendo il Generale Inverno.
Mi sembra una giornata piena di potenzialità in cui molte cose possono succedere, belle o brutte. E so che va bene così, deve andare bene così.
Un mio vizio è fissarmi guardando a terra, pensando: a un certo punto però nel mio campo visivo appaiono un paio di Converse All Star bianche, leggermente rivolte l’una verso l’altra; chi le sta portando ai piedi si sta sedendo sulla panchina sulla quale, in questi anni, ho visto molti lettori. E anche lei (sì, è una ragazza) non mi delude e mi fa scappare un sorriso.
Lei? Una ragazza castana tendente al chiaro, carnagione bianchissima, anello ad una narice, sciarpa e pois della maglia che richiamano il colore delle scarpe ma in netto contrasto con l’azzurro acceso degli occhi.
Il libro? Il valzer degli addii di Milan Kundera, stesso colore di copertina de L’insostenibile leggerezza dell’essere, altro must dell’autore per i viaggiatori della Linea Adriatica.

La sua lettura è costante ma molto lenta, le espressioni della faccia denotano infatti chiari sintomi di stanchezza; all’annuncio dell’arrivo del treno (che, in realtà, sta già entrando in stazione) i nostri sguardi si incrociano e mi sorride, muovendo involontariamente il libro verso l’alto come se volesse mostrarmi la copertina. Poi torna a leggere mentre io continuo a sorridere, impercettibilmente.

Il treno arriva, la primavera è subito dietro, le cose cambiano e vanno avanti, i libri escono, i lettori li portano in treno. Ma il mio viaggio in questo progetto per ora si conclude qua, con un libro dal titolo metaforico per la situazione e in una giornata piena d’aspettative: da oggi, sicuramente per un po’ di tempo, non sarò più una parte proattiva di questo progetto che ho amato e continuo ad amare.
La strada che LM intraprenderà comprende moltissime nuove iniziative già pronte per essere lanciate e credetemi se vi dico che meritano la pena di essere lette; LM rimane nelle migliori mani che possano esserci ed è pronto ad espandersi ancora e ancora, cosa che può fare solo se ci sono le giuste persone (con i loro sogni e le loro idee) dietro a occuparsene. Il mio impegno in questi anni gliel’ho messo e ora mi faccio da parte, concludo questo viaggio: scendo dal treno e vi saluto dal finestrino mentre il mezzo pesante riparte.
Io personalmente vi auguro buon viaggio e mi raccomando, portate sempre un libro con voi!
Grazie per il supporto che avete dato, date e darete a questo progetto e anche a quello che negli anni avete dato a me; siete fantastici, i migliori lettori che potessi mai desiderare.
Spero di risentirvi presto, mi mancherete tutti. In fondo, finito un viaggio ne inizia un altro…o no?


Tagged: ecomomici, Lettura, libri stranieri, libro, Passeggeri - Passengers, pendolari, Ragazzi/e - Teens, Romagna, romanzo, treno - train, Viaggiatori - Travellers

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