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“Il ventaglio segreto” di Wayne Wang

Creato il 09 luglio 2011 da Cinemaleo

“Il ventaglio segreto” di Wayne Wang

2011: Snow Flower and the Secret Fan di Wayne Wang

uscita usa: 15 luglio 2011   uscita italia: 15 luglio 2011

“Il ventaglio segreto” di Wayne Wang
“Il ventaglio segreto” di Wayne Wang

Tratto da un celebre e fortunato romanzo di Lisa See, la storia parallela di due amicizie tra donne ambientate nella Cina ottocentesca e nella Shanghai ipertecnologica dei giorni nostri (1).

Si stenta a credere che questo lavoro, senza infamia e senza lode, sia opera dello stesso regista di quell’autentico gioiello che fu Smoke, uno dei film più belli toccanti intelligenti… che siano mai stati realizzati.

Ricostruzione storica perfetta, eleganza formale rara, immagini belle ed encomiabilmente non patinate per un inno alle donne in perenne lotta alla ricerca del proprio posto nel mondo ma il tutto in una narrazione che non suscita emozioni, non cattura completamente la nostra attenzione, non ci tocca più di tanto. Un racconto che non può non destare interesse nello spettatore occidentale ma la cosa si risolve in una curiosità storica soddisfatta che non comporta però la nostra partecipazione, il nostro coinvolgimento. Si aggiunga che il continuo “viaggio” temporale (Giglio Bianco e Fiocco di Neve nell’infanzia nella maturità nella vecchiaia, Nina e Sophia nell’infanzia e oggi) inizialmente lascia alquanto perplessi e che l’eccesso di una colonna sonora tendente al mieloso risulta piuttosto fastidioso.

Brave, nei loro doppi ruoli, Gianna Jun (Sophia e Fiocco di Neve), Li Bingbing (Nina e Giglio Bianco).

Presentato in anteprima mondiale in Italia (in contemporanea con gli Usa), Il ventaglio segreto ha riscosso da parte della critica accoglienze tiepide:

“Emozionante nella prima parte, il film non riesce a mantenere la stessa intensità emotiva nel raccordo delle due diverse epoche, soffrendo pesantemente l’andirivieni temporale che caratterizza la struttura della narrazione (Movieplayer),  “Elegante melò con troppo miele e molte gentilezze d’animo” (Il Corriere della Sera), “Spiace per Wang ma non è un film di cui si ricorderà lo stile, mentre difficilmente si dimenticherà la storia” (MyMovies), “Il regista Wayne Wang impagina con grazia il melò, ma commette l’errore di imprigionare questa storia d’altri tempi nella cornice contemporanea di Shangai, stabilendo un’analogia di destino fra due giovani amiche di oggi e le loro ave. Ne risulta un presente troppo stinto per reggere il confronto con il passato” (La Stampa), “Una pizza cinese da non credere anche se in raffinata confezione” (Il Giornale).

p.s.

Nel 2004, a 95 anni, è morta Yang Huanyi, l’ultima persona che parlasse il “nu shu”, la lingua creata dalle donne dei distretti di Jangyong e Yongming, nello Hunan

note

(1)   Nel romanzo appare solo la Cina del 19° secolo, la storia di Nina e Sophia è un’aggiunta del regista

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