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Il VENTO quel venerdì mattina in Piazza SANPIETRO

Creato il 31 maggio 2011 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Il VENTO quel venerdì mattina in Piazza SANPIETRO
In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II avvenuta il 1 maggio 2011 pubblichiamo questa composizione  che richiama il giorno delle esequie in Piazza San Pietro a Roma .
 
I(Il vento e le viventi fiumane)
Viventi fiumane,              le une alle altre ignote,giungono da lontane sorgenti       e nella stupita Piazza SANPIETROsfociano,             sospinte dal vento
             «Pensavamo                    che il pellegrinare delle genti,                    con la morte di Lui,               sarebbe cessato!».
             «Da dove questo movimento?              Quali ragioni ancora                        il rischioso viaggio sostengono? ».
           «Chi accoglierà queste genti ?             E con quali parole ?»
«La voce,           ben nota alle profondità del cuore,la voce che parlava                              parlando,parlerà, ora, tacendo ?»
       Intanto t'eco di antiche preci       e di recenti vociraccoglie il vento                   e in una multilingue preghierarincompone.
II(Il vento e la bara)
La vivente fiumanacontro le transenne s'infrangee nel silenzio,      invalicabile confine            del Mistero,si placa.
Al centro della spianata       sola,la bara,      piccola      barca,      spoglia,al riparo      ormaida ogni tempesta.
Il "Nocchiero",divenutonella malattiabambino,in braccioa sua Madre,quietoriposa.
Lo accarezza teneramente      il vento.
III
(Il vento e le insegne cardinalizie)
Oratutta la Piazza riempie     il vento,     in suprema libertàovunque trascorre,     si insinua in ogni fessura,ravviva i veli,gli addobbi scuote,     ogni vuoto spaziodi sé ricolma.     Pacificatosulla spianata si stende.
         Ma da subitoriprende la corsa,    le insegne cardinalizie        nel suo moto trascina,             e, con impeto possente,        le rigonfia,             vele fiamma e sangue        per sacrificale navigazione.
Ma appena si acquieta,             come cascamis'afflosciano le vele.Scolorendo.
Con rinnovato slancio        il vento ritorna,le vele afferra e stira
        fino a strapparle;lasciandocosì spogli        i naviganti.
E in questa nudità,        sospinta dal vento,la sua rotta       la nave ritrova.
IV
(Il vento e il Libro)
Danza il vento      intrecci di figure      antiche e nuove .attorno al Libro APERTO.Rispondono le pagine      danzandoal ritmo del suo respiro.
Ma di nuovo alto si leva        il ventoe nel suo vorticele pagine del Librotrascina.E sfoglia.
E' l'EVANGELO di Coluiche innalza e abbassa,     che al cuore guarda.     non all'altezza,           capovolta misura           di ciò che vale.
E' il Libro della VITA:storia dell'amore di Diocon l'uomodal principio alla fine,dalla fine al principio.In luminose e oscure pagine       tutto è fissato:memoria per benedire,piangere e consentire.
E' il Libro del GIUDIZIOaperto e ancora ignoto:          «Chi si salverà? »Con l'estremo soffiosi libra il vento,il Libro chiudee ai piedi del Crocifisso          riposa.*Consumato è il processo.Definitivo il pronunciamento.«Misericordia!»è l'irrevocabile sentenza.
                                                                                  Poesia di Lino Cassi
**************Questa poesia è stata pubblicata sul quotidiano Avvenire di Bologna domenica 2 aprile 2006 in occasione della elevazione cardinalizia di mons. Carlo Caffarra, creato, in quello stesso giorno, cardinale da Papa Benedetto XVI. La poesia è stata poi ripresa e pubblicata sul periodico della Diocesi di Fidenza, "il Risveglio" il 29 aprile del corrente anno in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II avvenuta il 1 maggio 2011.
Il VENTO quel venerdì mattina in Piazza SANPIETRO

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