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Il Verdi chiude

Creato il 10 giugno 2011 da Nonzittitelarte

TeatroVerdiSASSARISassari, anche il teatro Verdi chiude i battenti
Il teatro entro fine anno sarà mandato in pensione dal nuovo auditorium. I comproprietari divisi sul futuro della struttura Il grande immobile da gennaio non ospiterà più spettacoli e concerti
di Gabriella Grimaldi

SASSARI. Alla fine di quest’anno anche il teatro Verdi sarà cancellato dal panorama culturale cittadino. Un’altra mazzata dopo le notizie diffuse nei giorni scorsi dal gestore dei cinema cittadini sulla chiusura dell’Ariston prevista per il 30 giugno e sulle difficoltà della sala 4 Colonne. La storica struttura di via Politeama, teatro di innumerevoli e importantissime stagioni liriche, infatti dovrà fare posto all’auditorium di Cappuccini, in procinto di aprire i battenti (il 1º gennaio 2012) con la gestione, per un anno, del Comune. Sta di fatto il Verdi terminerà la sua «carriera» teatrale perchè tutte le iniziative relative a spettacoli saranno spostate nella megastruttura di viale Trieste. Siccome è improbabile che continui a funzionare come cinema, vista la gravissima crisi del settore, la città si ritroverà un grandissimo immobile (che occupa in pratica l’intero isolato) del tutto inutilizzato in pieno centro.
Una situazione che all’improvviso stanno realizzando i tanti comproprietari della struttura i quali si chiedono ora quale sia il modo giusto di comportarsi nel corso di alcune convulse assemblee che si sono svolte negli ultimi mesi. Del gruppo di proprietari fa parte anche la famiglia Guarino (il gestore di tutte le sale sassaresi compreso il Verdi) mentre il resto è suddiviso in piccole parti tra le famiglie «notabili» della città che adesso si sono divise nelle scelte sul futuro di questo bene destinato a diventare più che altro un ingombrante palazzone. Metà dei proprietari vorrebbe disfarsi delle quote, l’altra metà invece è per lo status quo. Il problema però è che dopo la chiusura sarà difficile «piazzare» il palazone. A chi può interessare una sala da 850 posti dai costi altissimi e senza spettacoli da programmare? Si è parlato di un progetto per trasformare il foyer e la zona bar, e realizzare un ristorante utilizzando anche la terrazza che lo stabile comprende. Una spesa enorme che certamente non potranno e vorranno accollarsi i proprietari.
Sconcerto tra gli addetti ai lavori che vedono sparire una realtà davvero importante in città, una sala che ha accolto gli umori, i giudizi e l’entusiasmo dei tantissimi appassionati dell’opera lirica, un palcoscenico calcato nei decenni dagli spettacoli di operetta in cui le compagnie sassaresi si sono distinte a livello nazionale. Un luogo che ha ospitato concerti di tutti i tipi, da quelli stracittadini a quelli internazionali.

Ma anche la chiusura degli altri cinema sta provocando un vivace dibattito. Si fanno avanti il Cineclub Sassari e il Nuovo Circolo del Cinema, associazioni che collaborano con il gestore Giorgia Guarino in varie rassegne, con una lettera aperta nella quale si chiede che le istituzioni e gli operatori culturali cerchino insieme una soluzione alternativa. «Sappiamo che le sale cinematografiche tradizionali si trovano ad affrontare, purtroppo da anni, situazioni di estrema difficoltà. Detto questo, bisogna riconoscere che a Sassari, negli ultimi anni, si è venuta a creare una positiva situazione controtendenza rispetto alla crisi generale». Un lavoro, tra rassegne, festival per cortometraggi e seminari sulle sceneggiature che si estinguerebbe.
La Nuova Sardegna

Il Verdi chiude
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