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Il vero FEMEN in studio da Chiambretti

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

La settimana scorsa il popolare varietà del conduttore televisivo Piero Chiambretti ha strumentalizzato il movimento per mostrare un paio di tette, domenica scorsa le vere donne del Femen sono entrate in studio per ribadire che loro si spogliano solo per protesta. Sapete già come la penso, per me resta una trasmissione rimane di “bassa lega” perchè si lascia andare in liberi commenti sessisti, razzisti e omofobi da parte degli ospiti senza alcun controllo.

 ”Non avete paura di essere ricordate per le vostre tette?” . Alla domanda ipocrita e provocatoria di un Chiambretti che le ha strumentalizzate per quel motivo durante la scorsa puntata, il movimento replica in modo coraggioso, determinato e condivisibile:

“Noi donne siamo libere, viviamo in un paese libero e molte donne del nostro paese non possono fare questo, ed è unpeccato…Ovvio, siamo ricordate per le tette ma questa è una società fatta di immagine!…Cerchiamo una reazione da parte di tutti. Le femministe non riescono a far passare il loro messaggio con sole bandiere o manifesti. Spogliarsi non è certo la cosa a cui aspiriamo”

Le attiviste, sopratutto dopo gli arresti a Roma, sono consapevoli del fatto che in Italia come nel resto del mondo, il nudo femminile viene condannato e tollerato solo per vendere un prodotto o per sollazzare gli ormoni maschili o quando accompagnato da una figura maschile come è accaduto durante la performance di un “artista” a Bologna che ha chiuso una modella dentro un sacco, completamente nuda, e l’ha trascinata per tutto il centro sulla neve.

Non è un caso che perfino i personaggi più liberi nei costumi sessuali come Rocco Siffredi (qui un intervento che dimostra come anche Rocco ragiona per stereotipi di genere, il porno non ha liberato gli uomini dai tabù), invitato in studio quella sera, dichiarava che non concepisce il nudo per protesta e riteneva che una vera femminista non dovrebbe spogliarsi. Mi sono venuti in mente subito i pregiudizi italici circa la rappresentazione stereotipata di una femminista come una  donna brutta, bacchettona e moralista e alla mentalità cattolica italiana che teme il corpo femminile quando vive fuori dal controllo maschile o per funzioni diverse dall’eccitazione maschile.

Non è un caso che Rocco interviene subito chiedendo come mai le manifestanti fossero tutte belle. Una di loro cita un proverbio russo“Da noi c’è un provebio che fa: quanto una bella donna punta in alto un dito, lo stupido guarda la punta del dito!” .

Quella del movimento Femen è stata una scelta coraggiosa, sfidare la tv italiana e il sessismo che si racchiude nella nostra società che ancora etichetta come “una poco di buono” chi sceglie di spogliarsi e fare del suo corpo strumento di protesta, per saperne di più date un’occhiata alla pagina ufficiale della trasmissione e noterete che i telespettatori che gradiscono le tette delle “veline” non tollerano il nudo per protesta o lasciano libero sfogo a commenti maschilisti, qualcuno addirittura le considera stupide. Ma le attiviste  FEMEN sono le femministe più temute al mondo proprio per le loro modalità di protesta, questo dimostra che sono tutt’altro che stupide.

Nonostante il coraggio del FEMEN che ho ammirato tantissimo, io non cambio opinione sulla trasmissione di Piero Chiambretti, poichè nonostante la presenza delle coraggiose attiviste non sono mancati stereotipi di genere contro donne e omosessuali sopratutto con la presenza in studio di Giovannardi, un prete che è stato aggredito da una delle attiviste dopo aver affermato frasi sessiste e deliranti e Rocco Siffredi che ha un’idea delle donne ferma agli anni ’50 come se le donne non lavorassero e il loro ruolo sarebbe quello di eccitare gli uomini e distoglierli dalla crisi.

Ecco il comunicato delle attiviste sul loro sito:

Le attiviste del movimento FEMEN sono state invitate come ospiti alla popolare trasmissione italiana “Chiambretti Sunday Show”. Una parte del programma è stata dedicata alle attiviste del movimento ucraino FEMEN, in particolare sulla manifestazione a Davos. Ad opporsi al movimento è la stella del porno italiano, Rocco Siffredi, incapace di resistere conflitto orale, modestamente non disse quasi nulla per l’intera trasmissione, tenendo nelle mani il poster del FEMEN “La nudità è solo per la protesta”. Le femministe italiane alla fine del programma hanno preso le difese di FEMEN. L’emergere di movimenti attivisti in studio “Chiambretti Sunday show” è stato il risultato dello scandalo che scoppiò nella stampa italiana, a causa della vicenda accaduta la scorsa domenica nella trasmissione di Piero Chiambretti con la falsificaizone del movimento FEMEN in studio e deposto sul pavimento alcune modelle italiane siliconate.

Intanto sul web si stanno creando vari gruppi di sostenitori del movimento da tutto il mondo.

Mary 



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