Lo sapevate che la maggior parte dei filmati in cui viene ripresa un'esplosione atomica sono doppiati? Guardate questo filmato degli anni '50 in cui viene descritto il test Grable, e vi renderete conto di cosa sto parlando: l'esplosione si è verificata a 10 km di distanza dalle telecamere, ma il boato raggiunge i microfoni delle cineprese dopo soli 2 secondi circa, superando di oltre 10 volte la velocità del suono nell'aria.
Un altro esempio sono diversi filmati in cui l'immagine dell'esplosione è seguita quasi istantaneamente da un rombo assordante: la fisica ci spiega, infatti, che la velocità della luce e quella del suono sono totalmente differenti.
Detto questo, e considerando che le telecamere puntate verso un'esplosione atomica sono quasi sempre piazzate in posizioni di sicurezza a diversi chilometri di distanza, è facile concludere come il boato di un ordigno nucleare non possa arrivare contemporaneamente all'immagine stessa dell'esplosione.
Se pensate che l'onda d'urto di una bomba atomica possa spingere il suono a velocità superiori...è effettivamente vero. Ma la dinamica di un'esplosione atomica è molto più complessa di quanto ci si possa aspettare.
Dopo 10-100 millisecondi circa dall'esplosione, l'onda d'urto si muove a 30 km al secondo, un centinaio di volte più velocemente della velocità del suono nell'aria. Dopo altri 15 millisecondi, l'onda d'urto viaggia a 4 km/s e si trova a circa 200 metri (per una bomba di qualche decina di kilotoni) di distanza dall'epicentro.
Quando, tuttavia, l'onda d'urto esce dall'atmosfera super-riscaldata dell'esplosione, rallenta drasticamente fino alla normale velocità del suono. Facendo un'approssimazione molto grossolana, per una bomba da 15 kt come quella utilizzata nel test Grable, il suono viaggia a velocità iper/supersoniche entro 1 km circa dall'epicentro, per poi rallentare fino ai tradizionali 343 metri al secondo dopo pochi millisecondi.
Filmato dell'esperimento Trinity del Manhattan Project
E' molto raro trovare un filmato in cui l'audio dell'esplosione non sia stato manipolato. Molti dei test sono stati registrati senza sonoro, mentre altri sono stati ritoccati per esigenze di propaganda. Ma alcuni video, come la ripresa di un test nucleare americano realizzata nel 1953 e custodita nei National Archives, sono rimasti del tutto originali, e offrono dettagli interessanti sull'azione delle bombe atomiche.
Filmato originale del test ANNIE della Operation Upshot-Knothole
Il video è scuro e poco nitido, ma l'aspetto visivo è di poco conto: ciò che davvero importa è il vero rumore prodotto da un test atomico, e quanto tempo impieghi realmente a raggiungere il punto d'osservazione. Il momento esatto dell'esplosione lo trovate a 2 minuti e 22 secondi; il boato della detonazione, invece, arriverà a 2 minuti e 54 secondi, ben 32 secondi di distanza. Il suono che sentirete sarà probabilmente deludente: un fragoroso "bang" simile a quello di un potente cannone, e un rombo di sottofondo che dura parecchi secondi dopo l'esplosione.
Il test fa parte della Operation Upshot-Knothole, una serie di undici test nucleari condotta nel 1963 nel celebre Nevada Test Site. Nell'operazione furono coinvolti oltre 21.000 soldati, e si registrarono alcune tappe importanti, come la prima bomba atomica lanciata da un pezzo d'artiglieria, e la messa a punto di alcuni componenti che apriranno il campo alla successiva e gigantesca Operation Castle.
Il test del filmato è stato chiamato "ANNIE". Si trattava di un tentativo di placare l'opinione pubblica sulla questione dei test nucleari: all'esplosione furono ammessi anche alcuni giornalisti, posizionati a 11 km di distanza dall'esplosione, e fu il primo test atomico ad essere trasmesso televisivamente su scala nazionale.
Il test era stato sviluppato per comprendere gli effetti di un'esplosione nucleare su alcune case di legno, 50 automobili e otto rifugi anti-bomba ad uso residenziale. L'esperimento rilevò che era possibile sopravvivere ad un'esplosione di 15 kilotoni rimanendo all'interno di un'auto, a patto di lasciare i finestrini aperti e di trovarsi ad almeno 10 isolati di distanza dall'epicentro dell'esplosione.
Consiglio di ascoltare l'audio del filmato con le cuffie, per essere totalmente immersi nella registrazione e apprezzare maggiormente il suono originale. E' possibile anche sentire alcuni dei soldati testimoni dell'esplosione gridare "JEEZ!" di fronte alla grandiosità dell'evento che stavano osservando.
The Sound of the Bomb (1953)
Nuclear Weapon Blast Effects Effects of Nuclear Explosions