Magazine Cultura

Il vero villaggio dei Sette Nani

Creato il 28 marzo 2014 da Mcnab75
Margharete von Waldbeck - la vera Biancaneve.

Margharete von Waldbeck – la vera Biancaneve.

Si dice che in ogni leggenda c’è un fondo di verità. Quest’affermazione vale forse anche per le fiabe? Forse non per tutte, ma per alcune sì.
Per Biancaneve, per esempio, pare che i fratelli Grimm abbiano attinto a poco noti personaggi storici, da cui ricavare i protagonisti di una delle loro fiabe più famose.
Siamo nella Germania del XVI secolo, in una remota provincia, nota alle cronache soprattutto per la bellezza della giovane contessa Margarethe von Waldbeck. La ricchezza della sua contea era dovuta alle miniere di rame, in cui lavoravano dei bambini “ritardati nella crescita a causa del lavoro faticoso, della scarsa alimentazione, e vestiti con indumenti larghi e dotati di cappucci, tali da renderli simili ai nani delle leggende“.
Pare che la bella Margarethe fosse destinata in sposa a Filippo II di Spagna, ma poi il matrimonio fu annullato, perché così vollero altre esigenze politiche e altre pretendenti più importanti.
La giovane contessa morì avvelenata a soli 21 anni, per motivi ignoti.

Secondo alcuni seri studiosi delle fiabe dei Grimm, i due fratelli si avvalevano di collaborati per raccogliere informazioni e suggestioni riguardanti lo scenario e i personaggi delle storie che si accingevano a scrivere.
Uno di questi referenti si occupò di inviare rapporti dalla contea dei von Waldbeck e in particolare dal villaggio di Bad Wildungen, sorto sulle già citate miniere di rame. Qui vivevano i bambini-minatori, descritti appunti “simili a nani”, vuoi per gli abiti che indossavano, vuoi perché molti di loro era probabilmente ritardati, venduti dai genitori per lavorare negli angusti e ricchi sotterranei.

Abbiamo dei dati molti circostanziati: l’anno è il 1533 e il conte, fratello di Margarethe, è Samuel von Waldbeck. Dopo aver perduto la madre e allo scioglimento dell’importante fidanzamento, la contessina venne affidata a una matrigna di un casato minore. Da qui potrebbe derivare il personaggio di Grimilde, la regina cattiva della fiaba di Biancaneve, su cui torneremo a breve.

Biancaneve reinterpretata da una modella.

Biancaneve reinterpretata da una modella.

A Bad Wildungen viveva anche un alchimista con la fama di essere un grande esperto in veleni. Pare che i suoi esperimenti con tossine e altre pozioni avvenissero soprattutto sulle mele prodotte dal frutteto locale. Quando Margarethe venne trovata morta avvelenata, fu l’uomo a essere accusato, catturato e giustiziato, anche se probabilmente si trattava di un omicidio su commissione (per motivi politici o di eredità, immagino).

Un altro aspetto che corrisponde alla fiaba dei Grimm è una grossa abitazione collettiva che ospitava quei bimbi-minatori rimasti orfani o definitivamente venduti dalle loro famiglie. Era un edificio dotato di saloni ampi ma dal soffitto basso, con dormitori che ospitavano fino a sette bambini per ciascuna stanza.

Eckhard Sander, uno dei più rinomati studiosi dei Grimm, elenca tutte queste “coincidenze” come spunti presi dai fratelli per la prima stesura di Biancaneve. Ne aggiunge un altro, riguardo ad alcuni roghi di streghe a Bad Wildungen, tra il 1532 e il 1534, anni in cui la contea fu attraversata da fenomeni di questo tipo. Dunque è possibile che la già citata matrigna di Margharethe venne “fusa” – narrativamente parlando – con la figura dell’alchimista untore, e con una delle streghe arse vive, dando così origine alla malvagia Grimilde, uno dei villain più riusciti di sempre.

Grimilde.

Grimilde.

- – -

(A.G. – Follow me on Twitter)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines