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Il Vescovo. “A Natale, ricordiamoci di Gesù”

Creato il 23 dicembre 2010 da Lapulceonline

Mons giuseppe Versaldi vescovoPrima di tutto bisogna ricordarsi che il Natale è la festa di Gesù. Parole scontate? E’ il Vescovo di Alessandria, Giuseppe Versaldi a esordire nella sua lettera ai fedeli pubblicata sul sito internet della diocesi (www.diocesialessandria.it) e ad invitare i cristiani a festeggiare la ricorrenza pensando prima di tutto a ciò che è veramente: la nascita del Cristo (“solo ricordando chi è nato e perché è nato possiamo celebrare la vera speranza per l’umanità”), contrapposto a quel Natale “consumistico” e passeggero fatto di regali “obbligati”, cene, luci . Versaldi si rivolge infine ai non cristiani, invitando loro a non aver paura di Gesù.
“Nonostante i rapidi e globali cambiamenti della società moderna e post-moderna”, scrive il monsignore, “la festa del Natale è rimasta di attualità e viene celebrata in (quasi) tutto il mondo. Ciò è dovuto ad un paradosso: da una parte il Natale ricorda che il Nato è quel Figlio di Dio che si è fatto uomo, prendendo il nome di Gesù Cristo, per la salvezza di tutti gli uomini; ma, dall’altra, la immutata rilevanza del Natale dipende anche dal fatto che si è messo tra parentesi proprio il significato cristiano per celebrare qualcosa di buono e bello che una volta all’anno l’animo umano trova in sé e lo esprime nella festa”.

E si fa strada anche l’idea che proprio questo secondo significato sia l’unico che permetterrebbe l’incontro tra le diverse culture e religioni in una società pluralistica e laica.

A parte l’artificio storico, bisogna dire che senza Gesù il Natale perde ogni significato, anzi contraddice proprio il suo genuino significato”

Versaldi avverte: “Se i segni esteriori (luce, doni, pranzi, suoni e canti, ecc.) diventano la ragione per cui gioire, allora il Natale non solo è un artificio, ma per molti è impossibile e per tutti è solo una parentesi che ci lascia nelle nostre difficoltà”.

L’augurio alle sue pecorelle: “Vi auguro di saper essere e vivere da cristiani con umiltà e coraggio per non lasciar mancare al nostro mondo la vera speranza di redenzione. Ed un augurio faccio anche a chi non è cristiano: non abbiate paura di questo Gesù che nasce come uomo, ma conserva la potenza divina perché egli non viene per dominare il mondo, ma per salvarlo attraverso la logica dell’amore, di cui per primo ha pagato il prezzo sacrificando la sua vita per vincere l’odio”.


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