Etimologia
La parola vespa è di derivazione latina: vèspa. Identica quindi al termine attuale, sebbene derivi dall’antico alto tedesco wasfa, poi modificato in wespe.
Vespa è anche affine al lituano vaspà (tafano) e all’anglosassone wibel.
Lo studioso Grassmann, però, rimanda al greco e non al latino; per lui, infatti, vespa si deve ricondurre al sanscrito khekas il cui significato è ape.
Per tutti, comunque, alla fine si giunge al significato ultimo di svolazzare oppure di muoversi qua e là.
Classifiche
I più venduti in Italia (fonte Ibs)
3. Il prigioniero del cielo, Ruiz Zafón Carlos
2. Dizionario delle cose perdute, Guccini Francesco
1. Fai bei sogni, Gramellini Massimo
I gialli e i noir più venduti (fonte Ibs)
3. La carta più alta, Malvaldi Marco
2. Maigret e l’informatore, Simenon Georges
1. La consulente, Deaver Jeffery
Queste top100 complete (e molte altre), al solito, su www.varesenoir.tk.
Qualche consiglio di lettura noir
Il nido dei calabroni (Patricia D. Cornwell)
Un serial killer lascia la sua firma su ogni vittima, usando vernice arancione. La città di Charlotte è terrorizzata. Toccherà all’energica Virginia West, vicecapo della polizia locale, il compito di fermarlo. Il consiglio ai lettori, questa volta, è un avviso importante: se non lo leggete, non perdete nulla. Da molti, infatti, questo romanzo è stato definito il peggior romanzo della Cornwell.
Appuntamento con la paura (Agatha Christie)
Una bella raccolta di racconti gialli della scrittrice inglese, pubblicati per la prima volta nel 1961. Le storie sono otto e i protagonisti sono diversi. Come scrisse la Christie per presentare questo lavoro, il libro cerca di presentare una sorta di pranzo di Natale, con Agatha nei panni dello chef. Fra i racconti, quello più intrigante è “Nido di vespe”, una vicenda insolita che impegna Poirot e lo porta a prevedere (e sventare, ovviamente) un terribile omicidio.
Il “Pensierismo” di Carlo Cavalli
Vespe.
Altro che farfalline.
Una bionda procace aveva due Vespe tatuate.
Una sul seno destro, l’altra sul sinistro.
Per le precedenze, un dilemma.
Non male, comunque, passare la giornata nel dubbio, meditando sui due mezzi.