SORRISI E LACRIME D’AFRICA
Nel piazzale assolato bimbi allegri giocano con il loro piccolo niente
mentre ragazzi, in capannello, chiacchierano animatamente .
Nebbie impertinenti, trafitte da un sole gagliardo, avvolgono il paesaggio.
Donne, pazienti e silenziose come sempre, attendono alle consuete mansioni.
E gli uomini? Gli uomini non ci sono. Gli uomini, si sa, sono fuori.
Il viaggiatore deve andare.
E’ giunta l’ora di partire.
Lui lo sa.
Ciao, Makambako !
Ti saluto, dice in cuor suo, un giorno forse tornerò.La tua semplicità,
accogliente come la tua scontrosa affettività, non la dimentico.
Nelle strade della grande città incontrerò certo nuovi volti.
Stringerò altre mani. E sorriderò a chi mi dispenserà, a sua volta, un sorriso.
La folla del mercato con la sua merce variopinta, i suoi profumi speziati
e le grida assordanti dei venditori insistenti
per alcuni attimi mi distrarrà ma, la sera, sulla spiaggia di Bagamoyo,
dalla sabbia bianca e fine, nel silenzio rotto solo dall’infrangersi dell’onde,
sotto il chiarore della luna e mirando stelle ballerine,
il mio pensiero ritornerà sotto il grande albero.
Lacrime e sorrisi, sorrisi e lacrime…in un’altalena pazzesca.
E alla memoria torneranno volti e nomi ,che si comporranno
come i fili della memoria in quell’usato arazzo
che, che a ben pensarci, è poi la vita di ciascuno di noi.
Ukundimana