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Il viaggio del vino della pace: dalla Palestina a Domus Bergamo la storia di Cremisan

Creato il 08 maggio 2015 da Bloggirl

Appuntamento alle 18 domani (sabato 9 maggio), tra le pareti trasparenti di Domus Bergamo, (piazza Dante, Bergamo) per brindare a una storia nata a migliaia di chilometri di distanza e che racconta la costruzione di un percorso di pace attraverso l’enologia e la collaborazione dell'Italia.

Il Seminario Permanente Luigi Veronelli, con la ong VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, presenteranno infatti Cremisan Wine Estate 1885, cantina-convento che da oltre un secolo produce e commercializza vino per finanziare le opere di assistenza promosse dai Salesiani di Don Bosco, (che sono proprietari dell'azienda), con progetti di supporto e sostegno alla popolazione palestinese

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Il vino che nasce in Palestina

Cremisan sorge infatti in un luogo molto particolare:  nei Territori Palestinesi Occupati, tra Gerusalemme e Betlemme. Questo convento e cantina nel tempo ha dovuto far fronte alle incredibili difficoltà imposte dall'occupazione israeliana, compresa la costruzione del Muro di separazione, su terreni aziendali. Problemi che per un periodo avevano compromesso le attività dell'iniziativa.

Dal 2008, però, si è ripartiti: con un gruppo di professionisti del mondo del vino italiano, come l'enologo Riccardo Cotarella, Stefano Cimicchi, la Fondazione Mach e il Dott. Sante Bonomo delle Cantine della Valtenesi e della Lugana, ha supportato l'impresa vinicola , attivando grazie al VIS un progetto di cooperazione internazionale .

Gli obiettivi sono diversi: formare due giovani palestinesi nel settore,  così come gli operai e i conferitori; studiare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio dei vitigni autoctoni di Palestina; rinnovare i vigneti, le strutture e i macchinari della cantina e rilanciare la commercializzazione dei vini sul mercato internazionale.

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Il monastero di Cremisan, in Palestina, dove si produce ottimo vino (e pace)

Un monastero tra Israele e Palestina

L'azienda nasce in Terra Santa, a 850 metri sul livello del mare, a 5 chilometri da Betlemme e a 12 da Gerusalemme. I vini prodotti qui ora sono di qualità e conosciuti in tutto il mondo. Il suo monastero - viticoltura è al confine tra la Cisgiordania e Gerusalemme, con l'edificio principale ufficialmente a Gerusalemme e il ripostiglio sul lato opposto del parcheggio in Cisgiordania. La strada lunga e tortuosa per il monastero subito dopo uno degli uffici di coordinamento tra Israele e l'Autonomia palestinese.

L'edificio principale, che risale al secolo scorso, ha pavimenti in pietra, e alti soffitti a volta. con pareti spesse incastonato in un paesaggio rurale. Un luogo antico che ha saputo guardare al futuro.

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E ce l'hanno fatta. Con il lavoro dei due tecnici locali formati in Italia, la qualità dei vini è molto migliorata e Cremisan può così garantire il suo fondamentale contributo alle scuole, ai centri di aggregazione giovanile e formazione professionale, agli oratori e al forno che i Salesiani gestiscono a Betlemme e a Nazareth.

In un punto difficile del mondo, un luogo di dialogo e cooperazione  tra arabi cristiani e musulmani, mondo arabo e Europa, credendo e non, dove al primo posto si trovano relazioni, comportamenti etici e rispetto del prossimo.

Per saperne di più,

  • www.cremisan.org
  • www.seminarioveronelli.com

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