Magazine Diario personale
E' un po' che si parla di di questo farmaco estratto dal veleno dello scorpione azzurro a Cuba,e' un po' che leggo e passo oltre.
L'argomento e' scottante ma anche molto pesante,dare false illusioni in questa materia e' una delle peggiori cose che si possa fare.
Leggo di oltre mille italiani in un solo mese che hanno intrapreso questo viaggio della speranza all'Avana,sono cose su cui prima di pronunciarsi occorre meditare bene a cio' che si scrive.
Ho perso i 2 nonni paterni e sopratutto il padre per mali incurabili,tumori alla gola per un nonno e ai polmoni per l'altro e per il genitore.
Anche io feci uno di questi viaggi anche se molto piu' vicino.
Con in mano le cartelle mediche andai a Lugano in un noto centro oncologico sul lago.
Il primario diede un occhiata alle cartelle e mi disse con delicatezza ma con fermezza che da una parte del lago non si vedeva la riva opposta......
Anni fa seguii la faccenda Di Bella e il suo protocollo,da un lato era giusto chiedere una sperimentazione meno empirica ma non mi dimentico mai gli enormi interessi delle case farmaceutiche nei confronti di tutti i farmaci che propinano i medici nel vano tentativo di salvare il paziente.
Perche' poi la realta' e' quella,come mi disse quel primario ticinese, "su queste cose e' molto di piu' cio' che non sappiamo di cio' che sappiamo,se siamo fortunati e arriviamo in tempo e l'organo attaccato non e' vitale possiamo fare qualcosa in caso contrario andiamo a tentoni in quello che spesso non e' altro che accanimeto terapeutico."
Cuba ha il grande vantaggio di essere fuori dal circuito farmaceutico,la sanita' cubana opera,per quello che puo',per fare si che gli unici beneficiari dei progressi siano i cittadini cubani e non qualche cazzo di speculatore che si arricchisce sul dolore della gente.
Leggo che distribuiscono il farmaco gratis e questa e' una cosa grandissima,lo sarebbe anche se lo facessero pagare,e' grande gia' solo il fatto che lo mettano a disposizione di tutti.
Mi fermo qua' aggiungendo che se anche solo questo farmaco contribuisse a migliorare la qualita' della vita di chi comunque e' indirizzato,purtroppo, in un unica direzione,allora avrebbe fatto una cosa grandissima,seguiro' l'evoluzione della cosa nella speranza che proprio nella piccola e povera Cuba si siano piantati i semi per una scoperta cosi' importante per milioni di persone.