Un semplice viaggio come metafora di naturale cambiamento
Titolo: Il viaggio di Jeanne
Cast: Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry
Regia: Anna Novion
Protagonisti: Padre, Figli
Materia: Conflitto Generazionale, Famiglia
Energia: Crescita Interiore, Storie di Vita
Spazio: Svezia
Tempo: 2000
Bibliotecario e padre apprensivo possessivo anche quest’anno porta in vacanza la figlia ormai diciassettenne Jeanne, allevata e cresciuta da soloa dopo la separazione con l madre dall’età di due anni.
La meta di padre e figlia francesi sono delle isole Svedesi per cercare il tesoro di Humelir Fistor (o qualcosa del genere), un famoso vichingo che aveva stabilito in quelle isole il suo covo rifugio.
Jeanne cresciuta senza la figura materna è in un’età di cambiamento che il padre non riesce ancora ad accettare.
Il viaggio è l’occasione per comprendersi e crescere come individui e come rapporto padre figlia.
Semplice e delicato film sul rapporto padre figlia e il conflitto generazionale, rapporto acuito dall’assenza del filtro della figura materna tra i due.
Anche troppo semplice.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: Tu sei troppo ingenua Jeanne, devi essere piu diffidente.