Raccontino sapido in virtù soprattutto del traboccante talento grafico di Sam “The Maxx” Kieth,
Le notevoli capacità grafiche, unite all’ormai riconosciuta autorialità, consentono a Kieth totale libertà in fatto di layout della tavola (tra i più arditi, pur non influendo minimamente sulla leggibilità delle stesse) e rappresentazione, o meglio distorsione, dei due personaggi.
Hulk è in sostanza un pallone verde, con un trapezio al posto del volto e piedi e mani molto oltre il termine “fuori misura”, Logan è ben lontano dalla rappresentazione tozza e ipertrofica datagli dal Kieth di Blood Hungry, serializzato sul Marvel Comics Presents alla fine degli ottanta, tanto questo seminudo Wolverine è allampanato, spettinato e irresistibilmente ridicolo.
Tra citazioni più o meno conscie a Bill Sienkiewicz (la scena con mamma orso e prole), anche grazie al supporto di un colorista avvezzo all’uso di tecniche miste (pastello grasso e secco, acquerello, olio, pantoni digitali)
Bello il cover design scelto per questa nuova collana, che la avvicina a quello classico della Marvel U.S.A., più che discreta la stampa considerando il prezzo contenuto, rispetto alla precedente edizione.
Essenziali le note di Rizzo mentre, fortunatamente, non è stata saltata alcuna copertina originale.
Abbiamo parlato di:
Wolverine/Hulk – La storia di Poe
Sam Kieth, Richard Isanove
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti
Panini Comics, 2012
96 pagine, brossurato, colori – 5,00€
ISBN: 977-22-7988-590-9
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