Strade infinite e polverose.
Tornanti e strapiombi.
Pianori e cime montuose.
Sudore, arsura e piogge fitte.
Un’alternanza in ore
che non passano mai.
Un donna bimbo in spalla
lungo la via sorride e saluta
il gruppo del Toyota.
E paziente strascica i piedi
incurante di ciottoli e sterpi.
Tu allora tenti uno scatto.
mentre un canto ritmato
forse un coro di bambini
o di uomini e donne operose
da un villaggio non lontano
riempie l’aria come una nenia.
E allora sì che riconosci
il senso del tutto.
No turismo ma incontro.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)