Al contrario di quanto comunemente si crede, il Viagra sembra essere utile al cuore e ad alcune patologie ad esso correlate. A rivelarlo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma. Gli studiosi, in una ricerca pubblicata su Circulation, hanno dimostrato come il Viagra possa essere impiegato con successo nella cura della cardiomiopatia diabetica, un disturbo causato appunto dal diabete e che spesso conduce ad uno scompenso cardiaco. Per scompenso cardiaco si intende una cardiopatia progressiva che solitamente colpisce chi soffre di diabete, ipertensione arteriosa o chi è stato vittima di un infarto, e che nella maggior parte dei casi conduce ad un indebolimento e ingrossamento del cuore.
Il Viagra, durante i trial clinici, si è dimostrato in grado di aumentare il potere delle contrazioni cardiache e di riportare il movimento di torsione del cuore sul proprio asse. Al campione preso in esame – composto da 59 uomini con un’età media di 60 anni, affetti da diabete di tipo 2 e da cardiomiopatia diabetica asintomatica – è stato somministrato 100 mg al giorno di Sildenafil citrato, il principio attivo del Viagra. È stata quindi osservata la reazione al farmaco mediante una nuova tecnica di risonanza magnetica e i risultati sono stati messi in relazione con quelli prodotti dal placebo. Al termine dei 3 mesi di terapia, ne è emerso che il Viagra è in grado di apportare significativi miglioramenti rispetto al placebo; in particolare la famosa pillola blu si è dimostrata capace di aumentare la forza delle contrazioni cardiache. Insomma, sembra proprio che chi riteneva il Viagra pericoloso per il cuore si sbagliava. “In passato i farmaci commercializzati per i disturbi dell’erezione, in particolare il Sildenafil, furono definiti pericolosi per il cuore, ma questo era dovuto ad un’associazione sbagliata con altri medicinali. – precisa Andrea Lenzi, coordinate dello studio e responsabile del Dipartimento di Fisioterapia Medica ed Endocrinologica del policlinico Umberto I – Alcune persone prendevano il Viagra per l’impotenza e contemporaneamente farmaci coronarodilatatori. Oggi possiamo dimostrare che, evitando associazioni pericolose, e preso in dosi giuste, il farmaco può essere utile per alcune malattie cardiache”.
Un’altra ricerca italiana, condotta da un team di studiosi del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, ha dimostrato che il Viagra è utile anche nella protezione dell’endotelio, il tessuto che avvolge la parte interna delle arterie e delle vene. “E’ la prima volta – spiega il professor Sandro Forconi – che viene dimostrato che il Viagra è in grado di proteggere l’endotelio contro l’ischemia, cioè la mancanza di ossigeno. L’endotelio è il primo tessuto che, all’interno del cuore, si danneggia in caso di infarto”. Un’altra volta ancora, quindi, il Viagra anziché essere dannoso per il cuore, sembra costituire un’arma in più per la sua difesa.