Ho qui le carte per iscrivere il Vichingo alla materna.
Le guardo e non mi pare vero... Ho anche cercato di buttare li alle maestre del nido un "E' già, manca poco ormai! A settembre il Vichingo vi lascia per andare a scuola con la sorellona" Ho sperato di sentirle dire un: "Noooo" disperato, cercando di convincermi che no, per il Vichingo non è decisamente ora di materna. E' piccolo, cucciolo... un elemento da nido e coccole non da materna e battaglie.
Perché insomma ormai ha 2 anni, ma ancora non parla...
Per quanto continuo e continuano a ripetermi tutti che le cose hanno i loro tempi. Che lui è più lanciato sul movimento che sulle parole (un giorno sono quasi sicura di vederlo andare via con la macchina) e che, in ogni caso il suo vocabolario si è arricchito di molto!
Vocaboli del Vichingo a 2 anni e 3 giorni:
Mamma: qualsiasi persona adulta indifferentemente da sesso, natura, inclinazioni o religione
Nonna: Persona adulta che ha una borsa contenente caramelle e cioccolatini.
GAIAAAAAAAA: Scritto rigorosamente maiuscolo perchè questo non si dice: si urla.
Tora: Cioè il nostro gatto, il Vichingo non dice nemmeno papà, ma chiama il gatto, per di più, pronunciando una personale R aspirata tutta sua.... ma chiara.... Insomma il Vichingo non sa dire 3/4 delle lettere dell'alfabeto ma sa dire la R.
Onto: Pronto? Si è vero... la mia famiglia è cellulare dipendente....
E poi ci sono i versi degli animali, ma non solo cagnolini e gattini, qui si spazia da tigri, orsi, cammelli e uccellini. Anche qui le applicazioni del cellulare ci hanno messo lo zampino.
Ma insomma perché io guardo il mio vispo cucciolo urlante e mi sento una pessima mamma? Perché vivo con terrore la domanda "ciao! Come ti chiami?" sapendo che tanto non risponde?
Insomma è ufficiale, o meglio, lo sarà la settimana prossima quando le carte saranno consegnate: Il Vichingo entra nella terra dei grandi.
Ps. la foto è di quest'estate... ma a parte i capelli improponibili non è cambiato di molto....