Gli Scroccadenti sono biscotti secchi con mandorle all’interno e sono simili ai Cantucci toscani.
Si prestano ad essere consumati accompagnati (anzi inzuppati, tocciàti in romagnolo), da vini liquorosi, passiti e bianchi e rossi dolci e frizzanti; in inverno vanno nel Vin brulé. Così, come facevano i contadini che li portavano sul lavoro e, all’ora di pranzo, li tuffavano nel bicchiere di vino Sangiovese.
Ingredienti e dosi
1 kg. di farina 00, 28 gr. di lievito vanigliato per dolci, 200 gr. di burro, 4 uova intere, 400 gr. di zucchero, 280 gr. di mandorle, scorza di limone e 1 pizzico di sale.
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Preparazione
Tritate molto grossolanamente le mandorle
Impastate la farina con il burro a temperatura ambiente, aggiungete lo zucchero, il lievito, le uova, il sale, le mandorle e la buccia grattugiata del limone; impastate bene. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e fatela riposare per circa 1 ora.
Riprendete l’impasto e lavoratelo un po’, quindi dividetelo in 4 panetti lunghi, stretti (10 cm.) e bassi (1 cm). Cuoceteli in forno a 170-180 gradi per 25-30 minuti, fino ad assumere il caratteristico colore. Ricordate che i panetti, cuocendo, aumenteranno di volume in larghezza.
Una volta tolti i panetti dal forno fateli raffreddare per pochi minuti, quindi tagliateli a fette di circa 2 cm. di spessore: queste saranno i biscotti. Rimettete in forno a biscottare, alla stessa temperatura precedente e per altri 5 minuti. Toglieteli nuovamente dal forno e fateli definitivamente raffreddare.
Con la biscottatura diventeranno più secchi, il colore sarà brunito e la superficie apparirà crepata: sono tutte le giuste caratteristiche di questi dolcetti.
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Vino
Vini da dessert: Albana¹ dolce, Albana di Romagna spumante, Brachetto, Recioto
Vini passiti: Albana di Romagna passito, Vin santo, Malvasia.
¹Il Vino Albana di Romagna
è prodotto nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, in particolare nella zona di Bertinoro (Bartnòra in romagnolo) un borgo medievale sito sulla cima di un colle nelle vicinanze di Forlimpopoli. Il nome «Bertinoro» ha suscitato molte contese ed ha visto nascere molte leggende sulla sua origine. Una ipotesi è quella che Galla Placidia (388/392-450), figlia dell’imperatore Teodosio, assaggiando il nettare di Albana prodotto dalle vigne locali, pronunziò le testuali parole: «Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro!».
- colore: giallo paglierino, tendente al dorato per i prodotti invecchiati.
- odore: con leggero profumo caratteristico dell’albana.
- sapore: asciutto, caldo e armonico.
- Si presenta in due versione: secca e dolce.