Un film da poco uscito nelle sale cinematografiche francesi si intitola ” Tu seras mon fils” e tratta le vicende familiari di un proprietario di chateau bordolese. Il film è diretto dal regista francese Gilles Legrand e naturalmente mette in risalto il giusto valore del favoloso mondo del vino, naturalmente francese….
Lo scenario è magico: la vigna,i vigneti, i magnifici chateau,l’eccellenza del vino bordolese,il mercato dei vini bordolesi incentrato sulle grands crus,negociants, enologi, cantinieri e tutto ciò che riguarda il mondo del vino. Insomma un vero e proprio spot pubblicitario per i vini bordolesi che ultimamente, a parte i soliti e pochi noti, stanno subendo un disinteresse accentuato del mercato internazionale. Il film è ambientato interamente a Bordeaux, anche se l’ idea di Gilles era di ambientarlo in Burgogna ma purtroppo il produttore non ha trovato uno scenario adeguato. Il luogo scelto è un vero e proprio castello bordolese: Chateau Clos Fourtet, prima grand cru classè di Saint Emilion. Il film comunque rivolge degli occhiolini anche alla Burgogna con diverse scene : in una si beve della Romanè Conti, in un altra si vede una cantina bourguignonne con circa 11000 bottiglie, in un’altra ancaora si parla della classe dello Chardonnay. Lo stesso Gilles Legrand ha frequentato per diverso tempo i vigneti e le aziende spacciandosi per stagiaire con la complicità del noto enologo Stephane Derencourt che l’ha aiutato anche durante le riprese del film.
La trama racconta il tema della successione alle redini del Chateau, essendo nel bordolese molto legata all’immagine di tradizioni familiari. L’idea di girare un film sulla saga delle famiglie bordolesi legate al vino gli è venuta quando ha guardato il famoso film Mondovino di Jonathan Nossiter, dove in una scena Hubert de Montille, celebre vigneron bourguignon, afferma che preferisce nettamente il palato di sua figlia piuttosto a quello del figlio. la trama del film tratta la storia di Paul de Marseul, proprietario di una prestigiosa azienda bordolese ( precisamente a Saint Emilion), e del suo figlio Martin. Paul è dipinto come un padre tiranno,esigente e innamorato del proprio lavoro, che non sopporta l’idea che suo figlio possa un giorno prendere le redini della sua azienda. Un padre che sogna di avere un figlio pieno di talento, più carismatico e che purtroppo Martin non è, anche se vuole dimostrare di essere all’altezza delle aspettative del padre. Paul ben presto gli preferisce il figlio del suo cantiniere: una magnifica partita a scacchi giocata a quattro, i due papà ed i due figli sotto lo sguardo impotente delle rispettive mogli. Qua sotto un traile, purtroppo solamente in lingua francese del film
L’idea è vincente, unire il savoir faire dell’arte del vino francese ed anche della tavola, in modo da sopperire alla mancanza di divulgazione da parte della persona più importante della Repubblica che è completamente astemio e insensibile ai piaceri della tavola. Punto che manda puntualmente tutti i vigneron a cui faccio visita, che non riescono a capire come la carica più importante dello stato non sia il principale ambasciatore dell’art de vivre a la francaise!!! Scherzi a parte ancora onore ai nostri cugini d’oltralpe che sono riusciti ancora a fare parlare di vino, in un momento dove il consumo interno è diminuito tantissimo.
43.794180 7.613010