Il viola e la sfortuna

Ciao amici,

oggi a pranzo abbiamo mangiato la prima insalata di riso della stagione… sarà la prima di tante: fresca, veloce da preparare e di grande soddisfazione! Come ogni domenica, a pranzo c’erano anche mio zio e mia cugina Monica (la mia compagna di viaggio, per intenderci). Parlando del più e del meno, nel momento caffè (che mio babbo e mio zio preferiscono prendere al bar) siamo giunte a discorrere della mia serata di giovedì, quando ho presentato il libro a Faenza, per passare poi a discutere di altri argomenti… saltando un po’ di palo in frasca, devo dire, ma non c’è niente di più bello e appagante che quattro chiacchiere (e un po’ di spettegüless) in compagnia

L’altro nostro passatempo preferito, in cui di solito indulgiamo, è quello di farci vicendevolmente vedere i nostri ultimi acquisti. Con la scusa di mostrare a Monica il mio nuovo costume da mare (acquisto fresco fresco di ieri), ne ho approfittato per farle vedere anche le camicie che ho comperato da poco per l’estate. (Apro una piccola parentesi per rivelarvi tutta la mia soddisfazione nel poter finalmente dare sfogo alla mia voglia di indossare delle camicette Questa voglia c’è sempre stata, ora grazie ai risultati della dieta posso sfoggiare camicie di tutti i tipi, modelli e colori e fare anche la mia “porca figura”, se mi passate il francesismo…). Dicevo, mentre facevo vedere a Monica gli ultimi capi che sono entrati a far parte del mio guardaroba, mi capita tra le mani la camicetta che è già diventata una delle mie preferite. Ho intenzione di indossarla spesso, ma l’ho rinnovata (come si dice in gergo) giovedì sera, in occasione della presentazione a Faenza. Non appena Monica l’ha vista, non ha perso tempo a guardarne modello, taglio e fattura, ma ha commentato solo il colore: “Viola?!?!? Ti sei vestita di viola la sera della presentazione?!?!?!”

Ecco, alla domanda di Monica mi si è aperto un mondo… ho cercato di giustificarmi dicendo che quella di giovedì non era la prima presentazione… ma Monica mi ha fatto notare che in qualsiasi rappresentazione teatrale (e per estensione in qualsiasi manifestazione artistica) il viola è un colore di cattivo auspicio, quindi da mettere al bando e da non prendere assolutamente in considerazione… Cavoli, ora ho capito perchè giovedì un concentrato di sfiga cosmica si sia riversato su di me prima della presentazione e pensare che avevo anche svuotato l’armadio, nei giorni precedenti, ed ero piuttosto fiera del risultato dei miei sforzi… che disdetta! Però la camicia rimane davvero molto bella, il colore mi sta molto bene, per cui non rimarrà di certo relegata nell’armadio!

Visto che ho pure recuperato qualche foto della presentazione, posso tenere fede alla parola data e mostrarvi quanto ero in ghingheri giovedì

Che dire… già l’abbigliamento è uno degli aspetti cui tengo di più durante le presentazioni… sperando di poter organizzare altri incontri con i miei lettori, per la prossima presentazione terrò conto anche di questi dettagli

Buona domenica,

Aury