I sintomi sono sempre gli stessi: appesantimento, sensazione di rallentamento crescente, l’impressione di un generale stordimento e di riduzione dell’efficienza.
Il periodo, d’altronde, è ideale: tra Natale e capodanno un lungo ponte festivo, l’assenza dal lavoro stimola lo shopping, le luci colorate, la musica attraente, la sensuale signorina in primo piano che ci sorride ammiccante, il prezzo sbalorditivo e le nostre già deboli difese si sciolgono come neve al sole: un attimo di distrazione e l’infido virus si innesta in un istante senza lasciare apparenti tracce.
Poi, quando meno te l’aspetti, gli effetti indesiderati scoppiano come i fuochi d’artificio nella magica notte del 31 dicembre!
Allora non ti resta che provare i soliti rimedi ma se il germe è sofisticato rischi conseguenze pesanti. Consulti internet ed il tuo umore già pessimo tracolla definitivamente: l’autodiagnosi è grave e se non si interviene nelle prossime ore si avrà una progressiva perdita della memoria fino ad una cancellazione totale di tutti i ricordi. Disperato, chiedi l’intervento di un amico esperto ma è fuori Italia (o almeno così afferma), ti guardi intorno e capisci che sei solo. A questo punto, puoi solo sperare nel miracolo: domani ti svegli ed il virus – spontaneamente – si è messo in quarantena.
Prevale il senso di impotenza, bevi una camomilla e vai a dormire sconfitto.
La mattina successiva ti svegli, non vai nemmeno al bagno per svuotare la vescica ed agitato accendi ilcomputer. Come previsto, il virus si è impossessato del pc e si diverte ad inviare le foto della scorsa estate ai tuoi amici e pubblicare sul web pezzi dei tuoi documenti riservati.
Tranquillo, in fin dei conti la (tua) salute è la cosa più inmportante.
MMo