Con il suo carico fatto prevalentemente di cibo e di vari esperimenti scientifichi, è finalmente partito dalla base di lancio di Wallops in Virginia (teatro del lancio del primo satellite italiano, il San Marco, nel 1964) il cargo Cygnus a bordo del vettore della Orbital Sciences Corporation’s Antares.
Il lancio, infatti, aveva subito numerosi rinvii a causa delle difficili condizioni di maltempo. Dopo un paio di giorni di volo, il cargo aggancerà la Stazione Spaziale Internazionale al quale resterà attaccato per circa un mese.
Cygnus trasporta per la gran parte cibo per i sei astronauti a bordo della ISS ma anche sperimentazione scientifica o tecnologica. In particolare un gruppo di minisatelliti per immagini della Terra e lo Smart Synchronized Position Hold, Engage, Reorient Experimental Satellites (SPHERES), dotato di un sensore e più telecamere per consentire la mappatura 3-D e la navigazione robotica all’interno della stazione spaziale.
Il cargo Cygnus, diversamente dal cargo Dragon, non è destinato a rientrare a Terra per essere riutilizzato, ma a distruggersi nell’atmosfera come la russa Progress, l’europeo ATV e il giapponese Kounotori.
Alloggia al suo interno però il modulo pressurizzato PCM (Pressurized Cargo Module). Questo modulo, sviluppato dalla franco-italiana Thales Alenia Space, è un derivato degli MPLM (Multi-Purpose Logistics Modules) che l’Agenzia Spaziale Italiana fornì alla NASA per la realizzazione della ISS e che venivano collocati nella cargo-bay dello Shuttle.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf