Il Volo – Italian Fan Club ha tradotto una recensione del concerto de Il Volo svoltosi a Washington, da una ragazza, Em Show che ha partecipato e che ha deciso di dedicargli questo articolo. Vi auguriamo una buona lettura.
Ho sempre saputo che il mix tra musica pop e canto classico è uno dei più popolari stili musicali in Italia . Quello che non sapevo fino a ieri sera del concerto de Il Volo è che coinvolge fan di tutte le età. Numerose standing ovation, innumerevoli fan urlanti , e più di un selfie durante lo spettacolo, mi hanno fatto capire che non ero più in Kansas ; e l’energia, l’entusiasmo e la passione dell’Italia era chiaramente stata portata a Washington DC per una notte divertente .
Facendo il loro debutto al Kennedy Center , il trio di pop opera italiana avrebbe potuto essere nervoso, ma non lo ha dimostrato assolutamente durante lo spettacolo. La loro performance di 90 minuti con una tecnica mozzafiato, ed un coinvolgimento da parte dei ragazzi che ha fatto ridere sia gli italiani che gli americani tra il pubblico. Partendo dal gioco di luci impressionante insieme all’orchestra hanno dato vita a uno spettacolo straordinario. Gli applausi sono diventati assordanti quando sono apparsi uno per uno Piero Barone , Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble.
Da subito hanno cantato una serie di popolari successi italiani , tra cui ” Nel Blu Di Pinto Di Blu (Volare). E continuando con musiche da far ballare sul posto. E ancora duetti e assoli, da ” Memory ” di Cats , ” Il Canto ” e ” La vita è bella” portando il pubblico ad un susseguirsi di emozioni .Emozioni rappresentate anche nelle personalità di ogni membro . Ignazio è stato quello più comico, mentre Gianluca ha adottato il suo stile da “conquistatore italiano”, facendo costantemente occhiolini e salutando le numerosi donne e ragazze nel pubblico. Ma Piero con la sua interpretazione dell’aria di Puccini ” E lucevan le stelle ” è stato semplicemente sensazionale e in più di una occasione il suo timbro simile a Plácido Domingo, ha causato la pelle d’oca a tutti.
Ottimo rapporto tra loro ed i membri della loro band con i quali il trio ha scherzato, deliziosamente e volutamente durante tutto lo spettacolo. La loro interpretazione dell’accento siciliano del Padrino è stata divertente, ma quando Ignazio ha concluso l’esibizione con troppo pane in bocca tanto da non riuscire nemmeno più a parlare, Piero è quasi collassato a terra dalle risate .
Seduti sul palco hanno cantato ” Eternally ” e ” Unchained Melody ” (durante l’esibizione diverse coppie in pubblico si sono abbracciate); e altre volte hanno saltato e percorso tutto il palco come con l’energetica canzone “Delilah”.
Non ho mai visto nulla di più italiano delle loro facce trionfanti dopo la fine delle canzoni quando il pubblico ha consegnato a ciascuno un mazzo di una dozzina di rose rosse. Il tributo di Piero e Gianluca a Frank Sinatra (idolo di Gianluca ) e Luciano Pavarotti (idolo di Piero ) nel duetto di ” My Way ” ha mostrato quando i due siano stati così vicino alle esibizioni dei loro idoli, e questo conferma che la musica significa e continua a significare tanto per tutti e tre i ragazzi.
In conclusione della serata, inutile dire il grande successo riscosso da questi ragazzi, che continueranno questo tour ancora in giro per gli Stati Uniti. E io ascolterò sempre “Grande Amore” quando mi servirà che un gruppo italiano mi tiri su il morale.