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il volume 12

Creato il 28 maggio 2012 da Pesa
Mia nonna ha 80. 
È nata nel 1931, quindi ha avuto tutto il tempo per godersi la Seconda Guerra Mondiale senza troppi complimenti. 
Lei, mia nonna, è la più grande di quattro sorelle e due fratelli, quindi, come è facile immaginare, in un periodo in cui la morte stava dietro l'angolo e la precarietà della vita era paragonabile all'avvento di Equitalia, lei, insieme alla madre, rappresentava la donna di casa, una sorta di punto di riferimento a cui faceva capo tutta la famiglia per le piccole e grandi faccende. Detto ciò, penso sia superfluo dire che l'istruzione di mia nonna si è conclusa in quinta elementare. 
C'erano cose ben più importanti che imparare a svolgere equazioni, scrivere un italiano corretto, parlare una lingua straniera; c'era ben altro a cui pensare, bisognava sopravvivere. Una volta imparato a leggere e scrivere non ti serviva altro, e anzi sapevi già troppo. Riuscire a firmare con il proprio nome e non con una X, a quei tempi, poteva elevarti a status di genio della casa. 
Io son cresciuto nella casa dei miei nonni, ho dormito nel lettone con loro quando i miei genitori non c'erano, e ricordo che prima di addormentarsi, mia nonna leggeva. Sfogliava patinate pagine di giornali dei VIP, oppure riviste culinarie, per culminare con le immancabili letture delle preghiere. Un'intera collezione di santini giaceva sul suo comodino, partivano dal "Sacro Cuore di Gesù", per arrivare a "Sant'Efisio". 
Un'intera collezione di santini ma mai visto un libro. 
Mia nonna non l'ho mai vista con un libro in mano, non ho mai sentito uscire dalla sua bocca le parole «Sto leggendo un libro». Poi l'altro giorno, su mobile in salotto ho notato questo strano libretto rosso; aveva un segnalibro all'incirca alla metà, lo giro e leggo "Le Novelle di Grazia Deledda - Volume 12". Colto da stupore nel vedere un simile libro in quella casa non potevo non chiedere: 
«Di chi è questo libro?»
«Mio, lo sto finendo di leggere, è bellino» rispose dalla cucina mia nonna.
Mia nonna ha 80 anni. 
Sa leggere, scrivere e fare le semplici operazioni matematiche. Eppure, nonostante fosse un libro di Grazia Deledda - quanto di più sopravalutato che la Sardegna abbia mai prodotto - ho sentito il mio cuore sciogliersi nello scoprire che lo stava leggendo proprio lei, mia nonna, alla veneranda età di 80 anni. 

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