C’ è una certa confusione in giro. C’è chi ritiene, insieme a molti altri, che siano scritte stupidaggini nel famoso editoriale apparso su Famiglia cristiana nel quale si è detto che Berlusconi avrebbe spaccato il voto cattolico. E la confusione è tra “cattolici” e “voto cattolico”. Per questi avventurosi opinionisti le due cose sono identiche al punto da chiedersi, se fosse stata valida la teoria di Famiglia cristiana, come mai la Dc ai suoi tempi non prendesse il 60 o l’80%. E’ evidente che cosotoro non hanno letto l’editoriale di cui parla e in merito al quale invoca l’ignoranza di chi l’ha scritto. Quindi aiutiamoli un po’. Nell’editoriale si legge:
La discesa in campo in Berlusconi ha avuto come risultato quello che nessun politico nel mezzo secolo precedente aveva mai sperato: spaccare in due il voto cattolico, (o, per meglio dire, il voto democristiano).
Berlusconi, insomma, secondo l’editorialista non avrebbe spaccato i cattolici, che qui non c’entrano una mazza, ma il “voto cattolico”, o meglio ancora quello “democristiano”. Nel merito si deve dire che la responsabilità di Berlusconi è tutta da dimostrare, ma sul fenomeno non c’è niente da dire: è avvenuto. Quelli che votavano Dc, infatti, oggi non votano tutti insieme. Che è una cosa palese tanto quanto lo è il fatto che molti scrivono senza aver letto. Quanto a capire quello che si legge poi, peggio mi sento.