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Il voyeurismo supera il diritto all’informazione

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

informazioneIn epoca di social l’informazione non è più esclusivamente unilaterale: i siti di news non ti danno più unicamente la possibilità di leggere gli articoli ma anche di commentarli, di rispondere a sondaggi, di aprire una discussione.

“Partecipare” è diventata la parola d’ordine, ma il coinvolgimento del pubblico dovrebbe essere fatto, se non seguendo un’etica professionale, seguendo almeno un po’ di buongusto.

Buongusto che nella vicenda di Avetrana è mancato fin dal principio, sottolineando ancora una volta come la legge dell’audience a tutti i costi e del voyeurismo più desolante finisca puntualmente per sovrastare il mero diritto all’informazione.

Quando credevo che ormai la pochezza e lo squallore della stampa nazionale fossero arrivati al culmine, mi sono imbattuta per caso in un sito di news che ha avuto il coraggio di pubblicare il sondaggio “Chi ha ucciso Sarah Scazzi”, con la possibilità di scegliere tra lo zio Michele, la cugina Sabrina, una terza persona e diverse combinazioni tra e tre.

Il circo mediatico sembra non finire mai e continua ad alimentarsi di nuove ipotesi e teorie degne di CSI, dimenticando, ogni giorno di più, che questa è vita vera.


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