Il Maggio del 1938 non fu solo l'anno in qui Adolfo Hitler si recò in Italia per i pre-accordi del futuro Patto d'acciaio, ma fu anche l'anno nel quale il tenore polacco Mieczyslaw Fogg incise la bellissima Mlodym byc i wiecej nic, fu l'anno che precedette l'invasione tedesca della Polonia, ma soprattutto fu il primo anno nel quale il Festivàl del reflusso Gastroesofageo, tanto caro all'allora ministro della cultura popolare Dino Alfieri nonché al duce, aprì i propri battenti ai paesi stranieri.Elementi apparentemente casuali ma che in comune avranno la sorte di condizionare l'esito della seconda guerra mondiale.
Tutto sembra cominciare durante le prove dell'apertura del Festival al teatro Carlo Gesualdo di Avellino, dove Mieczyslaw Fogg ebbe l'onore di dare inizio alla manifestazione con un piccolo spettacolo di musica polacca (spettacolo voluto principalmente dalla Syrena-Electro, casa discografica di Varsavia dietro la quale si celava la potentissima e temibile Allgemeine-SS, il cui progetto era quello di non lasciar trapelare i folli piani della "Grande Germania").
Sarà proprio durante quel pomeriggio che il Furher conoscerà Heidi Milazzo, ballerina di seconda scelta ma testimonial del Festival e portatrice sana di Reflusso Gastroesofageo. Sembra sia stata proprio lei a trasmettere al Cancelliere del Terzo Reich la fastidiosa patologia che negli anni a seguire non lo lascerà più. I referti medici completi di Hitler (1940-1945) ritrovati ad Amburgo nel 2007 sono la prova che la malattia lo accompagnò durante gli anni cruciali della guerra, e che la perdita di capacità di concentramento, la sua irascibilità (specialmente) degli ultimi mesi, nonchè l'incapacità di comprendere il vero esito della guerra, fossero dovuti all' "esofago di Barret", rara complicanza dovuta al forte reflusso. Sembrerebbe anche che la morte dello stesso sia dovuta ad un overdose di Pinot Meunier e Acetat-Hydrochlorid (CAS 93793-83-0), farmaco col quale tentò di sostituire l'alpha-Phenyl-2-piperidinmethanol-acetat-hydrochlorid, oramai introvabile nella Berlino degli ultimi mesi della vita di Hitler.
Se il furher non avesse ballato accompagnato dalle note di Mieczyslaw Fogg di fianco alla bella Milazzo forse il male oscuro del Barret non lo avrebbe seguito (e probabilmente consigliato) lungo tutto il corso della penosa guerra, e forse il cancelliere adesso sarebbe ricordato come pessimo pittore naïve con un passato un pò turbolento alle spalle.
Ma queste sono solo supposizioni.
Ettore Himmler-Fruntehrsteiner III.