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Ilakaka malgascia / Il girone infernale di disperati e affaristi

Creato il 14 maggio 2012 da Marianna06

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Da piccolo villaggio fino ad alcuni anni fa, oggi Ilakaka è la meta di tutti coloro che se la tentano in cerca di un po’ di fortuna.

Da qualche centinaio di abitanti degli inizi, quando esso nacque come agglomerato di pochissime famiglie, la popolazione è andata gradualmente aumentando ed è accaduto il giorno che sono stati scoperti gli zaffiri.

Le miniere della zona, infatti, hanno fatto arrivare da ogni parte del mondo, non solo dallo stesso Madagascar o dall’Africa, migliaia di cercatori.

Sono tailandesi, cingalesi,  francesi e pure qualche italiano.

E Ilakaka è divenuta subito il centro degli scambi commerciali di queste pietre preziose, che poi noi finiamo con l’ammirare ,incastonate, in gioielli mozzafiato,che fanno la gioia di quelle “signore”, che possono permettersele e che fanno bella mostra di sé  nelle vetrine da sogno dei nostri gioiellieri.

Come in tutte le miniere del mondo però, specie quando permessi e sicurezze sono latitanti, il prezzo che pagano questi cercatori  è ovviamente altissimo.

Essi rischiano ogni giorno la vita in profonde gallerie sotterranee dove manca sopratutto luce e aria. E i crolli  sono anche abbastanza frequenti.

 E la vita è, come si dice, quotidianamente appesa a un filo.

Ma questo le”signore” non lo sanno o almeno fingono di non saperlo.

 E anche i compratori,  che si spingono fin là, sfidando un clima impossibile, per contrattare a buon mercato e fare  i loro redditizi affari.

I cercatori vivono, come possono, in accampamenti provvisori, sobbarcandosi ogni genere di disagio, non appena scoprono che nel raggio di alcuni chilometri esiste un giacimento discretamente ricco.

Se le cose vanno come devono andare , se si guadagna quel tanto per sopravvivere e magari  anche quel qualcosa di più , è  bene.

Quando però non gira affatto come dovrebbe e c’è chi non ha neanche denaro a sufficienza per tornarsene da dove è venuto, allora è vero dramma.

Solitudine, fame, ubriachezza.

Uomini che la febbre degli zaffiri trasforma in zombies.

Ma se  in un futuro ci sarà  finalmente una regolamentazione seria, com’è sperabile, per compagnie, compratori e prestatori d’opera, le cose forse cambieranno e gli zaffiri di Ilakaka potrebbero divenire per tanti, sul serio,  la “manna” dal cielo.

  

   a cura di Marianna  Micheluzzi (Ukundimana)

 

  


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