Ilary si scopre su Vanity Fair. Blasi:"Alla larga dagli uomini-padroni"
"Abbiamo diritto a giocare a fare le sexy" e lei, Ilary Blasi, sexy lo è anche senza giocare a farlo. In bikini rosso, versione pin-up, la bella Iena, moglie di Francesco Totti, si è conquistata la cover di Vanity Fair. "Alla larga dall'uomo che ti dice 'copriti'", dice la Blasi, che difende le donne dagli uomini-padroni: "Ragazze ci vuole più autostima!"
In quest'estate, purtroppo "macchiata" da molti, troppi, omicidi e violenze di uomini sulle donne la Blasi interviene risoluta sul tema: "Quando leggo di certi uomini, mi domando sempre da che mani di donna sono passati. Ex fidanzati che tornano per uccidere, ex mariti che danno fuoco alla madre dei loro bambini, pestaggi, abusi. Di fronte a queste storie, la frase più scontata è quella del crollo dei valori, ma si resta in superficie. Ho l’impressione che ci stiamo subdolamente abituando a un alto tasso di violenza contro le donne. Se le mamme lavorassero meglio sui figli maschi, invece di metterli sempre su un piedistallo, qualche tragedia si potrebbe evitare".
La cosa più difficile da insegnare? "I confini dell’amore." aggiunge la Blasi, "Troppo spesso i ragazzi credono che il fatto di provare un forte sentimento li autorizzi a qualunque gesto. La scusa è sempre quella: “Ero innamorato”. Così il rifiuto della ragazza diventa un peccato capitale. Poi c’è l’idea che, se uno ama, l’altro deve perdonargli tutto. Vorrei che le ragazze, soprattutto le ragazze, avessero più orgoglio, più stima di se stesse, e si prendessero più tempo per scegliere con chi andare per mano. Non vale mai la pena tollerare un fidanzato-padrone, uno che magari ti dice come devi vestirti o chi devi frequentare".
E sui comportamenti "goliardici" del marito, che, definendo i padani "invidiosi" della bellezza di Roma, era entrato in polemica con la Lega, conclude, in difesa di Francesco: "Il senso goliardico delle sue parole viene frainteso, e si sconfina nella politica da barzelletta. Piuttosto bisogna capire che perdere uno scudetto all’ultima giornata è una cosa che fa male. Se uno non rosica un po’, che sportivo è? Questa volta ci avevo creduto anch’io, avrei voluto vivere questa favola con lui. Per Francesco non c’è nessuna maglia come quella della Roma campione d’Italia. Quindi, sono rospi difficili da mandar giù".