Magazine Diario personale

il/la/le/i [...] di merda

Da Inbassoadestra

Dopo il coinquilino di merda, il padrone di casa di merda, il riempire lo spazio a piacere di merda, esporre un decalogo del cliente di merda risulta quantomai stucchevole, ma d’altra parte viviamo in tempi stucchevoli. Inoltre oggi mi sento di prendermi delle libertà poiché festeggiamo alcune cose [no, non le dimissioni del Papa, quivi nominate solo per racimolare anime errabonde nella rete]. Oggi festeggiamo il trascorrere del tempo, il cambiamento e la caducità delle cose della vita. Ovvero Finisce il Carnevale, e Inizia Sanremo [raggi di luce che illuminano una mattinata trascorsa, as usual, a scodellare acqua di canale fuori dalla cucina (per chi non lo sapesse ieri notte c'è stato un picco di marea record tale per cui ci siamo svegliati con le branchie e i piedi palmati)].

Dicevo dunque che finisce il Carnevale, e che durante l’adempimento del lavoro nei giorni appena trascorsi, mi è capitato di appuntare mentalmente le seguenti note a margine, dedicate alla figura del Turista Medio:

  • La prossima volta che scegli di sederti all’unico tavolo sporco di tutta una sala vuota, poniti delle domande sul senso delle tue azioni. se trovi una spiegazione valida, esponila al personale. Dopo anni di domande insolute, te ne sarà infinitamente grato.
  • La prossima volta che scegli di usare come porta di uscita o di entrata l’unica di quattro che qualcuno stava cercando di pulire col Glassex, poniti delle domande sul senso della tua esistenza.
  • La prossima volta che per accompagnare la suddetta porta a vetri decidi di usare il palmo della mano aperto e di ignorare la maniglia, sappi che in universo parallelo quella bottiglia di Glassex è stata il tuo aperitivo.
  • Quello che tu vuoi ha un valore infinitamente inferiore rispetto a quello che tu vorresti, soprattutto se quello che tu vuoi non è preceduto da un “Perpiacere”.
  • O da un “Buongiorno” [B-U-O-N-G-I-O-R-N-O
  • Se vedi una persona che passa di corsa trasportando una sedia, uno scatolone, una pila di menù, o un qualsiasi altro peso, e ritieni che quello sia il momento migliore per attirare la sua attenzione su ciò che vorresti ordinare per pranzo, sappi che hai sbagliato tutto nella vita.
  • Il pulsante di fianco alla porta del bagno che stai pigiando da dieci minuti, è il condizionatore, è per quello che sopra di esso c’è un piccolo schermo indicante i gradi percepibili nel locale, capisci? Se vuoi aprire quella porta, spingila.
  • Mi dispiace Charles, ma la specie che sopravvive e procrea con più successo non è quella più forte, non è quella più intelligente, non è quella più ricettiva ai cambiamenti. E’ quella che quando si caga addosso perché ha bevuto troppo milkshake al cioccolato ritiene d’uopo abbandonare le mutande e il di loro contenuto sul pavimento del bagno. 

il/la/le/i [...] di merda



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