E mentre prendo respiro, mi libero...
Questa poesia era nata dalla lettura del libro di Tobino.
Anni segnano la distanza del mio animo dal contenuto.
Il racconto "La viaggiatrice virtuale" procede il suo percorso, ma odio impormi una scansione temporale. Ora, a dispetto di ogni logica, ho deciso di inserire questa poesia.
LIBERE DONNE
Che l'amore generi pazzia
questo è vero,
che l'amore guarisca la pazzia
anche questo è vero,
ma dove sta il confine
tra amore e pazzia?
Perché è sempre bello sconfinare,
arrivare là dove sei più libera
che nella comune libertà.
E in fondo, aggrapparsi all'illogico
non rientra nella naturale tendenza
dell'umano?
Il solo tempo, la nostra società
fatta di individui senza unicità
ci ha ricondotto a troncare
questa tendenza e a livellarla
su un unico terreno:
quello della logica innaturale
e snaturata dello stare assieme
senza conoscere con chi si sta assieme.
L'unico volo,
l'unico fremito di ali stropicciate
è quello dell'amore
che nasce ancora spontaneo
dall'illogico, da un sospiro dell'ignoto.
E non ha importanza quale sia il chi,
nella follia della normalità
o nell'anormalità della follia,
purché si alzino le voci
di desideri assopiti,
di tenerezze inaudite,
di instancabili carezze.