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Illumina, scatta, ritocca: guida illuminante alla fotografia di studio

Da Ragdoll @FotoComeFare

La fotografia in studio, per certi versi, fa storia a sé. Abbiamo tutti cominciato a fotografare con la luce naturale. Poi, magari abbiamo comprato un flash a slitta,limitandoci a tenerlo montato sulla fotocamera.

In studio, il flash spesso non è solamente uno e sicuramente non è più collegato la fotocamera, ma azionato attraverso trasmettitori radio. E non solo, nel 90% dei casi sul flash bisogna montare softbox o altri accessori in grado di modificare la luce per, diffonderla o concentrarla, ad esempio.

Anche alcune considerazioni riguardanti l’ esposizione e la composizione degli sfondi cambiano, a seconda del tipo di foto che vuoi scattare.

Perciò, ad un novizio, la fotografia in studio può sembrare estremamente complessa, sicuramente è difficile immaginare da dove cominciare. Illumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale è una guida realizzata in maniera da semplificare questo mondo apparentemente molto complesso. Ecco la recensione.

Illumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale

Che cosa imparerai da questo libro

La struttura della guida è modulare. Ogni capitolo presenta un caso di studio:

  • si parte da una foto, di risultato finale,
  • segue l’attrezzatura usata e le impostazioni di fotocamera e luci,
  • viene poi descritto il posizionamento delle luci e la scelta dei modificatori (ad esempio le softbox),
  • viene illustrato il processo di fotoritocco per quella particolare foto.

I casi di studio scelti sono 12 e corrispondono ad alcuni dei più usati. Il posizionamento delle varie sorgenti di luce è descritto senza lasciare spazio al caso: oltre ad una presentazione testuale, vengono usate immagini che riprendono lo studio da diverse angolazioni, in maniera da capire in dettaglio la posizione  e l’orientazione di ciascuna fonte luminosa.

La scelta dei casi di studio, a mio parere, è molto buona. Infatti, si tratta generalmente di allestimenti che usano una, due o raramente tre luci. Ciò vuol dire che sono esempi accessibili e replicabili da un principiante, che inoltre limitano l’investimento iniziale.

La sezione di ogni capitolo dedicata al fotoritocco è decisamente approfondita. La presenza di numerose catture dello schermo che illustrano in dettaglio le azioni da compiere in Photoshop, rende questa parte la più corposa di ciascun capitolo.

Le tecniche descritte in Illumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale non sono banali e le trattano tematiche più tipiche e importanti della fotografia in studio:

  • nitidezza,
  • ammorbidimento della pelle,
  • rimozione dei difetti,
  • correzione dello sfondo, vilipendio correzione dell’esposizione,
  • composizione delle parti meglio riusciti di più scatti per ottenere uno perfetto.

I 12 casi di studio sono preceduti da un capitolo con consigli e trucchi utili a chi comincia. Si tratta di quegli accorgimenti che un professionista impara con l’esperienza ma che, se li avesse conosciuti da principio, gli avrebbero fatto risparmiare un sacco di tempo.

Tutti gli allestimenti descritti fanno uso di luci da studio, ma un principiante della fotografia in studio di solito comincia usando dei semplici flash a slitta montati sugli appositi supporti. Così, il libro si chiude con un capitolo che rivede tutti gli allestimenti trattati precedentemente, usando flash a slitta invece che illuminazione da studio. In questo modo potrai accorgerti di come sia facile ottenere ciò che vedi nel libro usando il flash che potresti avere già.

Conclusione

Illumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale è un’ottima introduzione alla fotografia di studio per i principianti del genere. Se non hai mai usato un flash attivato da un trasmettitore radio oppure hai provato a lavorare in studio ma senza successo, questo libro saprà spingerti verso risultati professionali più velocemente e senza procedere per prove ed errori.

La parte che mi ha più impressionato, perché per me totalmente nuova, è quella relativa agli allestimenti delle luci. ho imparato che con un numero minimo di fonti di luce e i giusti modificatori è possibile ottenere risultati che non sfigurerebbero in una rivista di moda.

Certo, la nota dolente è che risulta evidente come, anche per allestire il più elementare degli studi, sia difficile spendere meno di 1000 € (supponendo di avere fotocamera ed obiettivi ma nessun flash). Certo, nessuno ha mai detto che la fotografia digitale, soprattutto se praticata seriamente, possa essere economica.

Comunque, secondo me, dopo aver studiato attentamente gli esempi del libro è possibile cercare soluzioni creative o semplicemente prodotti di terze parti in grado di sostituire quelli usati negli esempi e risparmiare anche centinaia di euro.

Le spiegazioni relative al fotoritocco, sono parte integrante. Esse, in realtà, occupano una porzione cospicua del libro. Devi sempre tenere a mente che la fotografia in studio non può prescindere dal fotoritocco, visto che in genere le foto devono risultare perfette e che l’illuminazione artificiale tende a evidenziare difetti che normalmente passerebbero inosservati.

La qualità delle spiegazioni non è da mettere in discussione, come in qualsiasi libro scritto da Scott Kelby. L’unico neo è che, forse, riducendo la parte dedicata al fotoritocco, che in certi casi si ripete, avrebbe potuto trovare spazio un maggior numero di casi di studio.

Complessivamente, però, il mio giudizio è ottimo. Se pensi di allestire il tuo piccolo studio fotografico, oppure hai già fatto qualche esperimento che non ti ha soddisfatto, se la fotografia di moda ti appassiona e vuoi cominciare a scoprirne qualche retroscena, Illumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale è sicuramente un libro che fa per te.

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