Torino, 15 febbraio 1927 – Gallarate, 31 agosto 2012
La Parola. Già, con la maiuscola.
La Parola come elemento attorno al quale ruota la vita, l'anima, la fede.
Perché è stata la Parola l'elemento attorno al quale si è mossa l'attività del Card. Carlo Maria Martini. Lui che le Parole le ha studiate e spiegate, lui che del portare la Parola ne ha fatto pressoché una missione e un compito, lui che lo studio della Bibbia l'ha fatto diventare tra i più capaci e competenti biblisti.
È proprio la liturgia della Parola di oggi che ci fa pensare alla ragione per la quale questo lavoro su di essa sia profondamente necessario:
-dal libro del Deuteronomio (4,2 e 4,6): "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente."-dalla lettera di San Giacomo apostolo (1,21-22): "Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi."-dal Vangelo di Marco (7,21-23):" Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo."
La Parola. La Vera Parola, l'antidoto per "non lasciarsi contaminare da questo mondo"(Gc 1,27), per non farsi dominare da "intenzioni cattive".
"(…) che un giovane si senta interpellato diretta-mente da Dio, che impari cioè ad ascoltarlo. Non semplicemente che conosca la Scrittura o ascolti un bravo biblista, ma che si senta personalmente interpellato dalla Parola. Quando questo accade, facciamo un’esperienza indimenticabile; basta farla una volta perché si radica nella vita e continua ad attrarci verso la Scrittura. (…)
Allora non abbiamo più bisogno di altre raccomandazioni, di sussidi esterni perché la Parola ha colpito dentro. Allora la risposta di chi si sente interpellato diventa anche risposta vocazionale: Signore, che cosa vuoi da me?Dunque, il nostro desiderio è di aiutare tutti i giovani a lasciarsi interpellare da Dio, a imparare ad ascoltarlo anche (non solo) a partire dalle pagine bibliche dove Dio parla oggi all’uomo nello Spirito, così da rispondergli. E allorché un giovane capisce che le Scritture parlano di lui e a lui, si inizia quel dialogo che non si fermerà più, di cui si sentirà sempre nel profondo del cuore una grande nostalgia.La conoscenza di Gesù e del cristianesimo sarà solida, integrata, non appiccicata, e la persona diverrà essa stessa, in qualche modo, Parola di Dio per gli altri."Card. Carlo Maria Martini"Il parlare di Gesù accompagna il suo agire e lo interpreta: la signoria di Dio è dimostrata attraverso le opere e illustrata attraverso le parole."Card. Carlo Maria Martini - Le sorprese del linguaggio di Gesù, Avvenire, 28 febbraio 2011
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