Lei, classe 1796 ha fatto il debutto nella società tedesca per opera di un tipografo.Non è un'arzilla vecchietta di ben 217 anni, bensì di un cartoncino che almeno una volta ci è passato per mano. Parliamo della cartolina postale che come paternità pare sia stata affidata al litografo tedesco Miesler il quale mise in commercio due litografie ricordo di Berlino in formato cartolina.
J. Mieler - Berlin (tratto da http://www.tpa-project.info)
Collezionisti e studiosi però misero in dubbio questa data come nascita in quanto tutto doveva viaggiare in busta o perché già in epoca rinascimentale era usanza mandare auguri o saluti su cartoncini decorati. Fu così che la data certa da attribuire alla cartolina fu il 1 ottobre 1869 quando le poste ungariche utilizzarono quella che fu chiamata – e utilizzata per moltissimi anni – la cartolina postale.
Un cartoncino di 11,5x8cm (successivamente nel Congresso Mondiale dell'Unione Postale Universale del 1878, vennero fissate le dimensioni massime accettate come standard e cioè 14 x 9cm) detto anche "intero postale" in quanto il francobollo vi era stampato sopra: una cornice entro la quale il volto di Re Vittorio Emanuele II faceva da padrone, al lato opposto lo spazio per il bollo e al centro la scritta "cartolina postale", il valore cioè "dieci centesimi" e lo stemma sabaudo.
Con il grande utilizzo della cartolina postale, il passaggio a quella illustrata è stato rapido e in due fasi. La prima fu caratterizzata dall'inserimento di ornamenti allo stemma, dal timbro della ditta emittente tanto ricco di fregi e decorazioni tanto da rappresentare perfino il prodotto da commercializzare ma quella che determinò il passaggio da quella postale a quella illustrata fu la diffusione della cartolina commemorativa emesse da organizzazioni o comitati promotori di importanti manifestazioni per lo più di carattere nazionale con il Placet dell'Amministrazione Postale stessa. Tra le prime è da ricordare la cartolina commemorativa del 1895 per il 25° anniversario della liberazione di Roma, quella emessa e quella emessa per le nozze del Principe Ereditario, il futuro Re d'Italia Vittorio Emanuele III, con la Principessa Elena Petrovich del Montenegro.
Ma dal 1870 iniziarono a circolare in Germania le "gruss aus", che in tedesco significa "saluti da". Su queste erano cartoline erano riportate tramite dei "collage" litografici luoghi di interesse storico o turistici, persone vestite coi costumi locali, ambulanti e scene di vita quotidiana.
La risposta italiana alle "gruss aus" furono le "cartoline autorizzate dal Governo ovvero cartoline postali illustrate con disegni monocromatici prima, e con riprese fotografiche poi, che potevano essere spedite con una affrancatura da 10 centesimi.
La parte frontale era predisposta per l'indirizzo, ai saluti, all'affrancatura e all'illustrazione (monumenti o scorci panoramici delle più importanti città italiane), mentre il retro era tutto destinato alla corrispondenza.
Da questo momento in poi la cartolina illustrata ha viaggiato per anni portando con se la magia della sorpresa di posti sconosciuti e le parole delle persone care lontane e chissà, forse in un vostro prossimo viaggio, perché non provare a spedire una cartolina?Saluti e baci da...
Serena Micantonio
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