Ilva di Taranto. Procedura d’infrazione Ue contro l’Italia

Creato il 26 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: mafe / Foter / CC BY-SA

L’Ue avvia una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’Ilva di Taranto. Le motivazioni contenuto nel rapporto che ha portato alla grave decisioni sono ferme: “L’Italia non garantisce che l’Ilva rispetti le prescrizione dell’Unione europea sulle emissioni industriali, con gravi conseguenze per la salute dei cittadini e l’ambiente”. Su raccomandazione del commissario europeo per l’ambiente Janez Potocnik, quindi, la Commissione ha inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora, concedendole due mesi per rispondere. Secondo l’Ue,  la maggior parte dei problemi deriva dalla “mancata riduzione degli elevati livelli di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione dell’acciaio”. Le prove di laboratorio, inoltre, “evidenziano un forte inquinamento dell’aria, del suolo, delle acque di superficie e delle falde acquifere, sia sul sito dell’Ilva, sia nelle zone abitate adiacenti della città di Taranto”. Nonostante alcuni timidi passi avanti dell’Italia, in merito alla questione, l’Ue non si ritiene soddisfatta: “pur ritenendo un segnale positivo i recenti impegni assunti dalle autorità italiane per rimediare alla situazione dell’Ilva di Taranto, chiede tuttavia all’Italia di rispettare gli obblighi cui è tenuta ai sensi della direttiva Ippc e della direttiva sulla responsabilità ambientale”, inoltre, “la Commissione è pronta ad aiutare le autorità italiane nei loro sforzi per risolvere queste questioni gravi”.


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