Imagine there’s no Heaven

Creato il 30 marzo 2011 da Andreapomella

Immagina una catastrofe umanitaria, una qualsiasi. Immagina che accada in una parte del mondo arretrata e devastata dalle scelleratezze della storia. Immagina migliaia di uomini, donne e bambini a cui è stata recisa ogni connessione col mondo d’origine e la cui unica aspirazione, semplice ma concreta, è continuare a vivere, ovunque, da qualsiasi parte, purché sia vivere. Ora pensa che in tutte le lingue del mondo esiste una parola, una di quelle più  abusate dalla modernità, una parola astratta e imponente che sta a significare uno sforzo attivo e gratuito rivolto a chi ha bisogno di aiuto. Quella parola in italiano è “solidarietà”. Bene. Dopo di che immagina che le democrazie rappresentative eleggano i loro governanti presumendo che essi siano emblematici del popolo, pur mantenendo una specifica libertà morale e un’autonomia di condotta e di opinioni. Valutato tutto questo, adesso apprestati a leggere le prime pagine dei giornali di oggi. La parte del mondo arretrata e devastata dalle scelleratezze della storia è il Nord Africa, la catastrofe umanitaria è rappresentata dal dramma dei profughi a Lampedusa, e tra i governanti emblematici del popolo, il nostro, c’è un signore che, posto di fronte a tutto questo, riesce a pronunciare un’unica frase, un raglio in vernacolo che suona così: “Föra da i ball”. Il signore in questione ricopre il ruolo di Ministro per il Federalismo nel Governo italiano, nel tempo libero coltiva il proprio io come valore, ed è l’incarnazione di un’ultradestra di nuova concezione che si fonda sull’egoismo territoriale, il paganesimo e l’invenzione grossolana di simboli e miti. Non so come dirlo in un modo migliore: io ho orrore e schifo di tutto questo.


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