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#imiei21giorni: istruzioni per il cambiamento

Da Assugoodnews @assunta73

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Ragazzi non vedo l’ora, sapete? Sono piena di entusiasmo per questo nuovo progetto cosi importante per cui ho creato l’hashtag #imiei21giorni. L’obiettivo è seguire le istruzioni per una vita migliore indicate nella favola spirituale “Il monaco che vendette la sua Ferrari” di Robin Sharma. Vi ho raccontato perché e come sono arrivata a questo progetto in un post precedente. Ora vi dico quali sono i miei piani per i prossimi 21 giorni della mia vita. E sarei super felice di sapervi con me, sappiatelo. Se volete unirvi condividendo o anche silenziosamente – oggi o anche fra una settimana – io ne sarò felice!

Oggi è il giorno zero de #imiei21giorni. Cosa si fa in questa giornata? Ci si svuota. Avete capito bene. Nel suo libro Robin Sharma riporta una storia della tradizione zen abbastanza nota: una tazza che trabocca di tè. Se non beviamo quello che c’è all’interno non possiamo riempirla con un nuovo liquido. Tradotto in “mentalese”, se non svuotiamo la mente di pregiudizi, paure, credenze limitanti, pensieri negativi e simili non possiamo apportare cambiamenti alla nostra mente. Quindi questo è ciò in cui sono impegnata oggi. Svuotarmi. Perché da domani si comincia seriamente.

Ecco il programma.

    I segreti de I Saggi di Sivana.
  • Cuore della Rosa. E’ un rituale molto semplice e affascinante che conduce alla pulizia della mente. Perché “se non hai tempo per migliorare i tuoi pensieri e la tua vita è come dire che non hai tempo per fermarti a far benzina perché sei troppo impegnato a guidare. Alla fine sarai comunque costretto a fermarti”. Come si legge nel romanzo di Sharma.

    Esecuzione. Prendere una rosa appena colta e recarsi in un luogo tranquillo. Anche una stanza di casa va bene. Magari resa bella dalle cose che ci piacciono. Se potete stare nella natura ancora meglio ma non è fondamentale. Fissare la rosa osservando ogni sua caratteristica: aspetto, spine, colore, petali, forma. Sentirne il profumo e toccarla. Non pensare ad altro in quel momento. Ci deve essere solo la rosa nei nostri pensieri. L’esercizio va eseguito ogni giorno per almeno 5 minuti.

  • Pensieri Contrapposti. Per la legge della natura la mente può elaborare un solo pensiero alla volta. E questa è una gran bella notizia. Significa, infatti, che basta sostituire pensieri negativi con quelli positivi.
    Esecuzione. “Il procedimento è semplice: quando un pensiero indesiderato occupa il punto focale della tua mente, sostituiscilo subito con uno migliore. E’ come se la tua mente fosse un grande proiettore, e ogni pensiero una diapositiva. Ogni volta che sullo schermo appare un pensiero negativo, devi cancellarlo con uno positivo” racconta il protagonista del libro Julian Mantle.
  • Il segreto del Lago. Questo principio si basa sul concetto che ogni cosa viene sempre creata due volte: una nella mente e una nella realtà. La nostra mente, tra l’altro, non sa se quello che immaginiamo è reale o no. Quindi libero spazio all’immaginazione pensando in grande.
    Esecuzione. Non è necessario andare all’alba sulle rive di un lago. E’ sufficiente prendersi pochi minuti nella propria giornata. Spegnere telefoni, sedersi o sdraiarsi in un luogo tranquillo, chiudere gli occhi e cominciare a respirare profondamente. Dopo due o tre minuti ci si sente rilassati “a questo punto visualizza nella mente quello che vorresti essere, possedere e ottenere nella tua vita”. Queste sono le visualizzazioni positive. Ce ne possiamo servire in ogni momento: per migliorare i rapporti con gli altri, per un incontro di lavoro, per raggiungere vantaggi materiali. “Devi renderti conto che la tua mente è come una calamita capace di attrarre tutto quello che desideri”. E’ importante provare la sensazione che quel fatto sia realmente accaduto. Le emozioni sono fondamentali.

Questi tre momenti – che richiedono davvero un impegno minimo in fatto di tempo – saranno alla base dei 10 Rituali della Vita Radiosa. Eccoli.

    1.Rituale della Solitudine. Ritagliarsi un momento per se stessi. Un tempo incluso tra 15 e cinquanta minuti in cui si assapora il silenzio. In questo modo “il lago della mente torna piatto e sereno”. Questo momento si può trascorrere ovunque: a letto, in ufficio, a casa, in un parco. Meglio se avviene sempre alla stessa ora, come una vera abitudine.
    2. Rituale del Movimento. Questo si basa sul principio che curando il corpo si cura la mente. “Fai circolare il sangue, muoviti” dice Julian al suo amico John nel libro. L’attività può essere qualunque. Io mi dedicherò a delle passeggiate mattutine.
    3.Rituale dell’Alimentazione Vitale. Su questo punto si possono fare più interventi. Ricordando sempre l’equilibrio e i piccoli passi verso il cambiamento, si può cominciare a modificare la propria dieta orientandosi di più a cose salutari (semi, frutta, verdura soprattutto). Io in realtà lo faccio già ma vi racconterò domani mattina un paio di nuove scelte.
    4.Rituale della Ricca Conoscenza. In pratica serve diventare “alunno della vita”. Raccogliere l’esperienza – gli errori non esistono! – e farne conoscenza. Questo accade anche attraverso i libri. Importante è leggere almeno mezz’ora al giorno per trarre giovamento. Nei libri sono custodite tutte le nostre risposte. Occorre, naturalmente, prestare attenzione a cosa si legge. E poi, in alcuni casi, studiare il libro più che leggerlo. Questo rituale mi appartiene già, quindi non mi costerà fatica. Per fortuna!
    5.Rituale della Riflessione Introspettiva. Questo è forse il più complicato perché chiede di mettersi davvero in discussione. In sostanza è trovare l’abitudine di pensare. Non in modo superficiale ma profondo. Per seguire il rituale occorre munirsi di un diario in cui ogni sera si elencano le attività compiute. Accanto a ognuna viene indicato come avremmo voluto che andasse in una vita perfetta e ideale. Partendo dal presupposto che la nostra vita è perfetta e che noi abbiamo il potere di controllare le nostre giornate. Per esempio: abbiamo risposto male a qualcuno? Abbiamo fatto troppo di fretta una cosa bella? Non siamo riusciti a pranzare? Oppure cose belle come: abbiamo sorriso al barista, abbiamo portato nostro figlio al parco. Tutto quello che è accaduto.
    6.Rituale del Risveglio Mattutino. Et voilà: qui io mi dovrò giocare tutta la determinazione e tenacia che l’entusiasmo di oggi mi fa sentire. E anche il contributo di mio marito che dovrà “buttarmi giù dal letto”. Alzarsi all’alba significa godere di tempo prezioso per fare cose per noi. Per esempio anche alcuni dei rituali e dei segreti elencati qui sopra. E poi, garantisce Julian nel romanzo, è tutta questione di abitudine. Quindi sono pronta: ci provo. Domattina sveglia alle 6 anticipando di un’ora e mezza (potete fare anche 6.30. Io scelgo quest’ora per questioni di menage familiare). I primi giorni mi sentirò probabilmente stanca ma poi vinco io!
    7.Rituale della Musica. Meraviglioso questo. E già attuato da me. Ascoltare musica: quando si è tristi, quando si gioisce, quando si vuole concentrazione. La musica che si ama, che ci fa stare bene e ci ricarica.
    8.Rituale della Parola. Prestare attenzione a quello che si dice durante la giornata è importante. Di questo avevo già scritto. E’ importante fare attenzione alle parole che diciamo agli altri e a noi stessi. Se continuiamo a dirci “sono stanco” accadrà di sentirsi stanchi, per intenderci. Quindi via libera alle parole belle, cariche di energia e positive. E poi magari a un mantra da ripetere più volte al giorno. Nel libro vengono suggeriti questi: “mi sento attivo, disciplinato e pieno di vigore” per sentirsi motivati oppure “io sono forte, abile e tranquillo” per mantenere la fiducia in se stessi.
    9.Rituale della Coerenza del Carattere. Definire i propri principi e portarli avanti con coerenza. Questo è il senso di questo rituale. Il che significa che se si crede nell’onestà e nel coraggio occorre essere onesti e coraggiosi sempre.
    10.Rituale della Semplicità. Questo è un vero e proprio riassunto dell’intero elenco. Vivere una vita semplice concentrandosi sulle cose che contano. Trovare il tempo per odorare una rosa o per dedicarsi a questi rituali è già un’ottima cosa. Via dagli eccessi e agire con moderazione. Non serve vendere auto, cellulare o non desiderare più quel paio di scarpe. Ma serve non far ruotare la nostra vita attorno solo a quelle cose. E soprattutto non puntare a obiettivi troppo grandi senza godersi gli intermezzi. Quindi ok alle scarpe nuove – scusate son sempre donna! – ma godiamocele prima di pensare alla borsa nuova da comprare in abbinamento. E se ci troviamo per strada davanti a una vetrina e notiamo un fiore: fermiamoci a osservarlo. Non perdiamo di vista le cose semplici.

Che ne dite? Io sono piena di energia e voglio cominciare. Cosa mi spaventa? La levataccia mattutina. Se estirpo questa sofferenza e la faccio diventare abitudine sarò orgogliosa di me!

Direi che a questo punto vi aspetto domattina. Sveglia alle 6, passeggiata, rituale della Rosa, colazione sana e poi via verso la mia giornata. Mi fermerò a metà mattinata per praticare il Segreto del Lago e dedicherò all’introspezione e alla solitudine gli ultimi momenti della giornata. Il resto lo infilerò qua e là. Ma tanto vi racconto tutto: fatiche, gioie e soddisfazioni. Promesso!
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