Immaginare è una fatica inutile

Le volte che sento qualcuno dire: “Quando ho cominciato a fare questo mestiere non avrei mai immaginato che…”, e subito dopo aggiungere la cosa che quel qualcuno non avrebbe mai immaginato – l’ultimo che ha pronunciato questa frase è Toni Servillo al teatro Verdi di Padova, ieri sera, due giorni dopo aver vinto l’Oscar  – mi viene da pensare che quando si comincia un mestiere si può immaginare tutto quel che si vuole, ma tanto poi la vita se ne va per i fatti suoi, perciò immaginare è una fatica inutile, per esempio lunedì nel posto in cui lavoro io c’era un impiegato che dormiva, come gli capita abitualmente, con la faccia impastata alla scrivania, fuori dalla stanza il direttore diceva: “Riusciamo a rimotivarlo?”, e entrambi, l’impiegato che dormiva e il direttore, quando hanno cominciato a fare il loro mestiere non avrebbero mai immaginato rispettivamente che uno si sarebbe abitualmente addormentato con la faccia impastata alla scrivania e che l’altro avrebbe dovuto pensare a come rimotivare uno che abitualmente si addormenta con la faccia impastata alla scrivania.