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Immaginate
che uno storico vi faccia una lezioncina sul ventennio che ha insanguinato l’Irlanda
del Nord nella seconda metà del Novecento spiegandovelo come una feroce disputa
tra cattolici e protestanti sulla natura della Grazia, sull’esistenza o meno
del Purgatorio e sull’argomento dell’autorità sufficiente delle Scritture:
suppongo che lo mandereste a fare in culo, vero? Avreste tutta la mia
comprensione, ma per un attimo fate finta di essere personcine educate, di quelle
che non mandano mai a fare in culo nessuno, e dite: come controargomentereste?
Probabilmente
direste che in campo, in quel caso, c’erano senza dubbio cattolici e
protestanti, ma che da qui ad affermare che tutto quel sangue – oltre tremila
morti su poco più di un milione di irlandesi – sia stato versato per motivi
religiosi ci vuole una gran testa di cazzo, perché pure per le personcine
educate, alla fin fine, est modus in rebus. Cattolici e protestanti, in Irlanda del Nord, si
sono massacrati a vicenda per contendersi un territorio, né più né meno come
hanno fatto nel resto d’Europa per oltre due secoli, tra il XVI e il XVII.
Passano alla storia come guerre di religione, certo, ma c’è qualche storico che
azzarda a dire siano state combattute tra chi sosteneva che per la salvezza
eterna può bastare la sola fede e chi affermava che invece sono indispensabili
le opere?
Ora, se lo sforzo di immaginazione non vi affatica troppo, fate finta
di essere a Parigi all’alba del 24 agosto del 1572, quando le strade erano
ingombre dei cadaveri di oltre 8.000 protestanti sgozzati dai cattolici (almeno
altri 15.000 saranno massacrati nei giorni seguenti, in città e nel resto della
Francia), e dite: definireste quella carneficina il risultato di una contesa
teologica? Certo, nella cattedrale di Notre Dame si canta il Salmo 138 («Non
odio forse, o Signore, quelli che ti odiano e non detesto forse i tuoi nemici?
Li detesto con odio implacabile come se fossero miei stessi nemici»), ma questo
vi può bastare per poter ragionevolmente concludere che la strage degli
ugonotti consumatasi la notte prima sia espressione di una fede barbara e
sanguinaria? Se il conflitto che oggi va consumandosi tra sciiti e sunniti vi
pare trovi ragion sufficiente in alcuni passi di alcune sure del Corano, vi
potrà bastare. Ma poi chiedete scusa allo storico che avreste mandato a fare in
culo.
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