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Immagine del patrimonio Etnoantropologico della Basilicata

Creato il 12 luglio 2012 da Ecodibasilicata

Giovedì 12 luglio 2012, alle ore 19.00, a Matera, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, sarà inaugurata la mostra fotografica Immagini del Patrimonio Etnoantropologico della Basilicata.
Interverranno Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilica e Ferdinando Mirizzi, docente di Antropologia culturale all’Università degli Studi della Basilicata.
Saranno presenti il Sindaco di Matera Salvatore Adduce e i Sindaci dei Comuni dove sono conservate le raccolte documentate nella mostra, accompagnati dai rispettivi responsabili.
A dieci anni dalla prima grande esposizione nazionale di beni demoetnoantropologici Musei e Collezioni Etnografiche in Basilicata, realizzata nel 2003 a Palazzo Lanfranchi dalla nostra Soprintendenza e dall’Università degli Studi della Basilicata con l’intento di censire e far emergere le raccolte e collezioni pubbliche e private presenti sul nostro territorio, si è scelto di far conoscere al pubblico la documentazione fotografica inedita realizzata da Giuseppe Maino per questo Istituto nell’ambito di quel progetto.
La mostra presenta oltre cento fotografie selezionate tra quelle realizzate allora e un piccolo ma rappresentativo nucleo di oggetti etnografici della raccolta di questo Museo che permettono di riannodare un percorso mai interrotto.
La Soprintendenza di Matera, infatti, sin dalla sua istituzione nel 1972, ha dedicato molta attenzione alla conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico. Tappe fondamentali di queste attività sono state:
l’acquisizione nel 1972 degli oggetti etnografici (marchi da pane, cucchiai di legno, vestiti, ecc.) raccolti dal Circolo Culturale “La Scaletta” durante le operazioni di svuotamento dei Sassi alla fine degli anni Sessanta per conservare memoria della cultura materiale; cui seguirono le campagne di catalogazione realizzate a metà degli anni Settanta da Aurora Milillo e Elisabetta Silvestrini e la schedatura degli anni Novanta relativa al patrimonio materiale e immateriale dei paesi di cultura arbereshe di San Paolo e San Costantino Albanese.
La mostra dei I marchi del pane allestita a Palazzo Lanfranchi in occasione dell’VIII Settimana della Cultura del MiBAC del 2006, con l’esposizione degli oggetti etnografici delle due collezioni statali del Museo Ridola (oggetti raccolti da Domenico Ridola, Eleonora Bracco e Annabella Rossi) e quelli di Palazzo Lanfranchi (la raccolta del Circolo La Scaletta).
In questo contesto, particolare interesse riveste il progetto del Comune di Matera – Città candidata a “Capitale Europea della Cultura 2019” – per la realizzazione del Museo Demoetnoantropologico dei Sassi di Matera, la cui originaria ideazione agli inizi degli anni Sessanta va fatta risalire a Rocco Mazzarone – straordinaria figura di intellettuale e medico lucano, punto di riferimento culturale e civile della Matera – successivamente ripresa dal prof Giambattista Bronzini, padre degli studi antropologici in Lucania.
Nell’ambito della completa documentazione realizzata nel 2003, sono state selezionate per questa mostra immagini interessanti e suggestive che documentano gli allestimenti e le ambientazioni delle singole realtà espositive presentate attraverso una sequenza di scatti, un nastro, che da il senso di un “racconto per immagini” delle diverse collezioni.
Si parte dalle pubbliche raccolte storiche del Museo Ridola e di Palazzo Lanfranchi, di proprietà statale; per poi passare al Museo della Cultura Arbereshe di San Paolo Albanese, al Museo della Civiltà Contadina di Pomarico, all’Etno Museo della Cultura Arbereshe di San Costantino Albanese, voluti dalle Amministrazioni comunali.
Seguono i Musei della civiltà contadina di Aliano, Castelluccio Inferiore, Forenza, Irsina, Lavello, Latronico, Montescaglioso, Pisticci, San Severino Lucano, Satriano di Lucania, Teana e di Matera, che è presente in mostra con il Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina e dei Mestieri Scomparsi, la Storica Casa Grotta di Vico Solitario, la Casa Grotta del Casalnuovo di rilevante richiamo turistico.
E ancora i Musei Etnografici di Genzano di Lucania, Maratea e Senise.
E inoltre: Accettura, Museo dei Culti Arborei, Acerenza, Museo di Artigianato locale – Collezione dei legni intagliatidi Giuseppe e Giovanni Di Trani; Stigliano, L’Angolo della Memoria” di Rocco De Rosa e Antonio Fanelli; Valsinni, la Mostra Permanente Il Mondo Artigiano e Contadino dell’Antica Favale; Terranova di Pollino, Collezione di Giuseppe Salamone.
La mostra si conclude con la presentazione degli allestimenti dei nuovi Musei di San Paolo Albanese, Senise e Latronico (Museo del Termalismo), recentemente inaugurati, che dimostrano concretamente e felicemente la fioritura degli studi e delle ricerche in campo entoantropologico e una sempre più intensa collaborazione interistituzionale e interdisciplinare, fortemente sostenuta da questa Soprintendenza.
La mostra resterà aperta fino al 31 agosto 2012 ed è visitabile durante gli orari di apertura del Museo di Palazzo Lanfranchi.
Ingresso libero.

Immagine del patrimonio Etnoantropologico  della Basilicata


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